Chiaventi tenterà il bis a Goito, la Lega organizza i moderati

Primi movimenti verso le elezioni: il centro sinistra confermerà la squadra. Incertezza sul fronte della sinistra, Cartapati potrebbe correre da solo

GOITO. Sarà l’attuale sindaco Pietro Chiaventi a mantenere la guida della formazione che al voto amministrativo erediterà il lavoro svolto dall’attuale maggioranza. Non c’è ancora l’ufficialità, ma al momento tutto va nel senso di una ricandidatura. A proporla, il gruppo che rimane coeso, salvo alcune naturali defezioni, per provare a raccogliere il tanto seminato in questi anni. A partire dalla tangenziale, attesa quarant’anni e passata dal mondo dei sogni alle tavole dei progetti. Per giunta finanziati.

Chiaventi, se sarà confermato il suo nome, si troverà nella competizione elettorale a sfidare una lista di centrodestra, dove al momento è la Lega sta muovendo le pedine.

Incertezza sul fronte della sinistra, dove potrebbe ripresentarsi l’antica spaccatura con il gruppo attorno all’ex sindaco Enzo Cartapati.

I giochi, ovviamente, sono ancora tutti aperti. Intanto, c’è da capire quando i cittadini saranno chiamati a votare. Cinque anni fa si andò alle urne l’11 di giugno, ma l’anno scorso la pandemia consigliò di spostare la data in autunno. In molti per questo preferiscono al momento fare melina e non svelare le carte. Ma se la curva dei contagi sarà clemente, fra maggio e giugno le urne dovrebbero aprirsi per Goito ed altri otto Comuni mantovani.

Ad oggi, tutti si sono già mossi sullo scacchiere politico goitese. La maggioranza, facendo la conta delle proprie forze e scoprendo di avere superato la prova coesione.

Le uniche defezioni sono normali avvicendamenti, ma con Chiaventi, tutti sono concordi. Deve essere lui ad avere l’onere dei prossimi cinque anni e l’onore, forse, di inaugurare la tangenziale tanto agognata e raggiunta anche grazie agli sforzi del Comune.

Sul fronte opposto è Ettore Tosoni, scomparso per un periodo dai radar della politica ed oggi promotore di una possibile lista che dovrebbe radunare le forze moderate: La Lega, Forza Italia e il gruppo centrista che fa riferimento all’ex sindaco Pietro Marcazzan. Il compito è provare a riunire la coalizione che, divisa 5 anni fa disperse il 44% dei voti su due liste).

Ma anche a sinistra della maggioranza, civica progressista, potrebbero sorgere grattacapi. L’ex sindaco Enzo Cartapati, che cinque anni fa rinunciò a presentare una propria formazione, senza poi ottenere nulla dalla maggioranza, potrebbe riprovarci, stavolta con l’obiettivo di giungere sino in fondo e non cedere alle pressioni. Se sarà così, il 12% che separava maggioranza e opposizioni, potrebbe assottigliarsi pericolosamente nella prossima tornata elettorale. —