Blocco da pandemia finito: in arrivo più di 300 sfratti nel Mantovano

I procedimenti si sono accumulati negli ultimi mesi del 2020 e in tutto il 2021. I sindacati mobilitano gli avvocati. Il Comune cittadino: «Noi non cacceremo nessuno»

MANTOVA. Non esiste ancora un dato certo a livello provinciale, ma il timore è che nei prossimi mesi sul Mantovano, come sul resto d’Italia, si abbatterà una valanga di sfratti. Sulla difensiva sono già i sindacati degli inquilini che si stanno preparando a fronteggiare centinaia di provvedimenti che interesseranno famiglie già alle prese con le difficoltà economiche generate dalla pandemia.

Stanno arrivando i tanti sfratti, per morosità e per fine locazione, che il Covid ha tenuto fermi dal 2020 grazie al blocco del Governo, finito lo scorso 31 dicembre. Nelle aule giudiziarie però, a parte i mesi cruciali della pandemia tra marzo e settembre 2022, la convalida degli sfratti da parte dei giudici non si è mai fermata. Negli uffici di via Poma si calcola che ce ne siano in media 7-8 a settimana; considerando le chiusure natalizie ed estive, nel solo 2021 gli sfratti sono stati circa 300. Senza contare quelli maturati nel 2020 e anche più indietro nel tempo.

«In tre giorni ho ricevuto una decina di richieste di sfratto, una quantità mai vista prima» dice Pasquale Bruno, responsabile degli ufficiali giudiziali di via Chiassi, coloro che hanno l’ingrato compito di notificare a famiglie e single che dovranno lasciare casa. Anche dal Sunia, il sindacato inquilini della Cgil, c’è la sensazione che si stiano preparando tempi grami: «Se la politica non si decide a dare più risorse a Comuni e Regione per ristrutturare gli alloggi sfitti non se ne verrà fuori» osserva il segretario Gianni Prendin. Anche l’avvocato del sindacato, Enzo Monacelli, si aspetta il peggio: «C’è una ripresa delle azioni esecutive in questo periodo – osserva – che è difficile quantificare numericamente. Si sono accumulate tantissime istanze di sfratto e adesso arriva l’arretrato. Nelle grosse città questo avrà un impatto drammatico, ma anche da noi avrà i suoi effetti». Anche il Sicet, il sindacato inquilini della Cisl, è preoccupato: «Non c’è il tavolo in prefettura e per questo, se non si rivolgono a noi, gli inquilini sfrattati sfuggono – dice il segretario Attilio Scalari –. Per ora riceviamo una-due persone al mese che chiedono informazioni sugli sfratti. Oltre che farli parlare con il nostro legale, diamo anche il supporto per risolvere la loro morosità, se è incolpevole, con i fondi messi a disposizione da Regione e Comune di Mantova».

Proprio questo contributo, destinato a chi non riesce a pagare l’affitto perché ha perso il lavoro a causa del Covid, è riuscito ad arginare gli sfratti: i soldi sono andati ai proprietari che, così, hanno sospeso lo sfratto e rinnovato il contratto. I dati 2021 del Comune parlano di 21 domande accolte, finanziate con 188mila euro regionali, per le morosità incolpevoli con sfratto; di altre 150 da famiglie che hanno ricevuto il bonus…