Per i tamponi lunghe attese nelle farmacie del Mantovano: «Siamo subissati di lavoro»

Genitori esasperati per le code: «Abbiamo aspettato fuori anche se avevamo prenotato». La replica: «La domenica le richieste sono tantissime»

MANTOVA. Cresce il disagio per chi deve sottoporsi a tamponi nelle farmacie. L’aumento del numero dei casi positivi, ed esponenzialmente anche dei contatti diretti, sta mettendo sotto pressione personale e strutture, impegnati in questi giorni a mille per far fronte al balzo delle richieste.

In particolare, sono i più giovani che affollano le farmacie perché, se c’è un caso di positività in una classe, tutti gli alunni devono sottoporsi a tampone per poter rientrare a scuola. «Purtroppo è il nostro caso –segnala un genitore di San Silvestro – Mio figlio deve rientrare in classe dopo essere risultato contatto di un amichetto positivo. Ma quando mi sono recato, con tanto di prenotazione e orario fissato alla farmacia dove dovevo sottoporre mio figlio al test, mi sono trovato tanti bambini e genitori in attesa. Posso capire che sia in qualche modo saltata l’organizzazione per il gran numero di persone presenti, ma alla fine abbiamo aspettato tutti molto più del previsto».

«Siamo da settimane sotto continua pressione – la replica della farmacia – e lavoriamo ininterrottamente sino a sera inoltrata. Anche la domenica, quando le persone aumentano a dismisura». Una situazione che si è verificata in tantissime farmacie, al punto che molti Comuni hanno deciso di intervenire per potenziare il servizio.

Del disagio è pienamente al corrente Ats che da oggi potenzierà i tamponi per le scuole attivando due punti di erogazione, uno all’ospedale Poma, nel capoluogo, e un secondo al San Pellegrino di Castiglione delle Stiviere.