Mantova, un piano da 4 milioni per due scuole superiori: caccia ai fondi del Pnrr

Palazzo di Bagno candida al bando la nuova palestra del Greggiati di Ostiglia e il rafforzamento della difese antisismiche del Sanfelice di Viadana. Volpi: «Volevamo proporre anche altri progetti, ma paradossalmente costano troppo poco per essere accolti»

MANTOVA. La Provincia candida a un bando del Pnrr i lavori per la costruzione di una nuova palestra per l’istituto superiore Greggiati e per il miglioramento delle strutture antisismiche dell’istituto Sanfelice di Viadana. Sono interventi importanti e attesi, oltre che di un certo peso economico: due milioni e 200mila euro il primo, due milioni il secondo.

«In realtà volevamo candidare molti altri interventi, sopratutto in tema di adeguamenti antisismici, mail bando oltre ad avere un fondo piuttosto modesto, prevede parametri molto rigidi per le opere finanziabili» spiega Enrico Volpi, sindaco di Castiglione delle Stiviere e consigliere provinciale con delega all’edilizia scolastica.

Il decreto che candida i due interventi è stato firmato dal presidente Carlo Bottani nella serata di lunedì e inoltrato ieri mattina. «Avevamo tempi strettissimi – spiega Volpi – quando con i tecnici dell’assessorato abbiamo studiato le condizioni poste dal bando, ci siamo resi conto che avremmo dovuto rinunciare a molti interventi già pronti per essere finanziati. Ma usciranno altri bandi a breve, quindi la loro candidatura è soltanto rimandata».

La costruzione della palestra dell’istituto superiore di Ostiglia era già prevista dal piano triennale approvato nel 2020 e vede la partecipazione alle spese dello stesso Comune. «Non è una riqualificazione ma la costruzione di una nuova palestra per la scuola» spiega Volpi.

Il bando a cui palazzo di Bagno candida l’opera per il finanziamento è destinato a interventi sulla riqualificazione dell’edilizia scolastica in chiave di sicurezza antisismica. E prevede limiti massimali e minimali di spesa al metro quadrato per l’ammissione dei progetti alla candidatura.

«Per questo non abbiamo potuto inserire nella richiesta lavori di cui già sono pronti gli studi di fattibilità – riferisce Volpi – si tratta di interventi di adeguamento sismico per il liceo artistico Giulio Romano (un milione e mezzo di euro) una parte dello stabile dell’istituto D’Arco di via Tasso, che fa parte del D’Arco-D’Este (due milioni), dell’istituto tecnico economico Pitentino (2 milioni) e la sua succursale di via Acerbi (2 milioni). Paradossalmente erano interventi troppo economici per essere candidati a questo specifico bando».