La Fondazione UniverMantova rassicura il Politecnico: «Rapporto solido, ma la sede è

Il presidente della Fondazione risponde al prorettore: «Pronti a rinegoziare la convenzione in scadenza nel 2029»

MANTOVA. Nessun ripensamento circa il matrimonio col Politecnico di Milano, ma si va avanti con la separazione dei beni e, dopo vent’anni, andranno rinegoziati i termini del contratto. Matrimonio d’interesse, reciproco. Il presidente della Fondazione UniverMantova, Paolo Gianolio, rassicura il prorettore Federico Bucci, in ansia per la scadenza della convenzione – nel 2029 – e per l’assenza di una carta, o anche solo di un’intenzione che dia prospettiva al rapporto. Sulla sede, però, la Fum non lascia spiraglio alcuno: il monastero di Santa Maria Maddalena – valore stimato in 3,6 milioni – non è in discussione. Detto con diplomazia.

«Per quanto ci riguarda, il rapporto con il Politecnico è molto consolidato, ormai storico, ci teniamo molto – scandisce Gianolio – il termine di scadenza della convenzione non è particolarmente ravvicinato rispetto alla nostra programmazione, ma siamo disponibili a discuterne. A fronte del tempo trascorso, è necessaria una rivisitazione». Correva l’anno 2009. Conti alla mano, difficilmente i 450mila euro che ogni anno la Fum garantisce al Politecnico potranno essere confermati.

«Dal punto di vista economico, la convenzione rappresenta un impegno per noi, pur riconoscendo l’investimento di risorse da parte dell’ateneo milanese – ammette Gianolio – per cui, sì, c’è la necessità di pensare per tempo a una rivisitazione dell’accordo, sia in termini economici sia di organizzazione. L’argomento andrà affrontato».

A proposito di investimenti, il Politecnico rivendica di aver speso di tasca propria 3 milioni di euro nel recupero della sede di via Scarsellini 15 – il monastero di Santa Maria Maddalena – e fa sapere che l’eventuale donazione sarebbe gradita, darebbe il segnale e la misura del suo radicamento. «Questo è un tema sensibile – osserva il presidente della Fum – pur essendo l’immobile formalmente nostro, dietro donazione della Provincia, non mi sento di disporne così liberamente. Parliamo di un bene dal valore significativo, sia dal punto di vista economico sia per la sua funzione. Se la richiesta del Politecnico è legittima? Sì, nell’ambito di un rapporto così strutturato, però il mio orientamento è quello di non depotenziare il patrimonio immobiliare della Fum, ma, al contrario, di potenziarlo, avendo disponibilità di fondi».

Invita Gianolio a valutare anche un altro elemento: attualmente, per com’è strutturata giuridicamente, la Fondazione UniverMantova (ente di diritto privato) intrattiene rapporti con più atenei. Morale, «le decisioni devono essere equilibrate». Di matrimonio poligamico si tratta.

«L’obiettivo è proprio quello di arrivare a una natura giuridica che ci consenta di posizionarci meglio nell’ordinamento universitario – argomenta il presidente – attualmente, ad esempio, non possiamo beneficiare dei fondi del Piano…