A Mantova continua il boom delI’idroelettrico: sesta centrale sullo Scaricatore

La Mincio Energy conclude i lavori a nord di Soave, a breve sarà in esercizio. Ed è record di energia green: un megawatt sfruttando solo piccoli salti d’acqua

PORTO MANTOVANO. Salgono a sei le centrali idroelettriche lungo il corso del canale Scaricatore del Mincio. Un vero fiume di energia che concentra la produzione di un megawatt di elettricità da fonte rinnovabile in meno di 15 chilometri, rendendo il piccolo corso d’acqua il più produttivo del Mantovano in termini di “green energy”.

L’ultima centrale arrivata al traguardo, in ordine di tempo, è quella della Mincio Energy, una srl con sede a Bolzano che il 21 dicembre ha comunicato alla Provincia e tre giorni dopo al Comune di Porto Mantovano la fine dei lavori. La centrale, 187 chilowatt di produzione, sfrutta un salto di 3,3 metri appena a monte della confluenza del canale(largo 40 metri con una portata di 130 metri cubi al secondo) nel Diversivo, a nord di Soave. Per l’entrata in esercizio, trattandosi di un impianto di piccole dimensioni, sarà sufficiente solo il certificato di conformità. Dopodiché si potrà iniziare a produrre.

La stessa società ha completato qualche giorno prima anche i lavori alla centrale idroelettrica posta appena più a monte, in località Belbrolo, sotto Goito. Qui il salto maggiore, 6,3 metri garantisce una più cospicua produzione (249 kiloWatt). Per l’entrata in esercizio sarà necessario in questo caso procedere preventivamente al collaudo.

La Mincio Energy, creata nel 2016, appartiene al gruppo bresciano Belleri Alvaro attraverso il socio unico A3S, che detiene l’intero capitale sociale di 10mila euro. Amministratore unico è Silvia Pintossi di Sarezzo (Brescia), comune dove ha sede anche la società collegata Gabriele srl che produce energia elettrica a Goito.

Molti gli intrecci societari e le volture che fanno apparire come una sorta di girandola la messa in esercizio delle turbine. Solo per il salto a nord della confluenza dello scolmatore sono coinvolte tre ditte: la prima ha ottenuto dalla Provincia la concessione di sfruttamento, ceduta poi alla Idraqua Porto che, a sua volta, ha volturato alla Mincio Energy. Quest’ultima ha ricevuto l’ok dalla Provincia alla costruzione e all’esercizio della centrale nel 2019.

Presenti sullo Scolmatore con proprie centrali idroelettriche anche Soave Hidro, che sfrutta il salto nel Diversivo, collegata a quest’ultima Marengo Hydro,appena a sud di Marengo e già collaudata; quindi, risalendo, Idraqua, a nord di Marengo con un salto di soli 1,6 metri e, infine, l’impianto di Tea Sei a Marenghello, che con un salto di quattro metri genera una potenza di 353 KiloWatt.