Le vette più alte e il piccolo plancton

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Ogni cosa che avviene sul nostro Pianeta è fortemente correlata a ogni altra. Ne è un’ulteriore dimostrazione uno studio che rivela come un’esplosione di vita oceanica avvenuta due miliardi di anni fa abbia contribuito a formare importanti catene montuose sulla Terra, inclusa l’iconica catena dell’Himalaya. Due ricercatori della University of Aberdeen (UK) hanno infatti scoperto che dopo il notevole aumento dell’ossigeno verificatosi circa 2,3 miliardi di anni fa, negli oceani si ebbe un altrettanto notevole sviluppo della vita, con un formidabile aumento di plancton. Quando questi organismi acquatici morivano, depositandosi sul fondo dell’oceano potevano dare origine a grafite: questo minerale ha poi svolto un ruolo cruciale nel lubrificare le rocce in subduzione, fenomeno che avviene quando una zolla, scontrandosi con un’altra, si infila sotto di essa e in questo modo (o anche accartocciandosi una sull’altra), le due zolle danno origine a una catena montuosa.

Lubrificante. Spiega John Parnell, coordinatore della ricerca pubblicata su Nature Communications Earth and Environment: «Le montagne sono un elemento del paesaggio: alcune grandi catene montuose si sono formate a metà della storia della Terra, che ha circa 4,5 miliardi di anni», quindi più o meno due miliardi di anni fa – e con questo Parnell sottolinea come la maggior parte delle catene montuose si sia formato tra 1,95 e 1,65 miliardi di anni fa.

Il disegno mostra la datazione in miliardi di anni di alcuni fenomeni di subduzione che hanno portato alla formazione di grandi catene montuose.

Il disegno mostra la datazione in miliardi di anni di alcuni fenomeni di subduzione che hanno portato alla formazione di grandi catene montuose.
© John Parnell, Connor Brolly

La evidenze geologiche di quel periodo mostrano una notevole abbondanza di organismi viventi negli oceani, i quali, quando morivano, subivano delle trasformazioni sotto il peso del materiale che si accumulava sopra di loro, e in parte diventavano un composto ricco di carbonio – la grafite, appunto – e in parte si sarebbero lentamente trasformati in idrocarburi.

Anche se è noto da tempo che i processi tettonici, ossia lo scontro tra le placche, devono aver avuto l’aiuto di sostanze lubrificanti anche solamente acqua – per dare origine alla sovrapposizione di strati molto spessi di crosta terrestre, la ricerca di Parnell dimostra come il carbonio dell’oceano, proveniente da organismi viventi, ebbe un ruolo fondamentale nel facilitare questi fenomeni: fondamentale al punto da permettere che nascessero…

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