Il Gruppo Saviola realizzerà l’orto botanico dell’ospedale Oglio-Po

Il progetto “Il cielo in una stanza” fa segnare importanti passi avanti grazie al gruppo viadanese

VIADANA. Il progetto “Il cielo in una stanza” fa segnare importanti passi in avanti: si registra infatti la discesa in campo del Gruppo Saviola, che si incaricherà della realizzazione del giardino botanico dell’ospedale Oglio-Po.

Come noto, il Rotary Club “Casalmaggiore Oglio-Po” ha dato impulso alla creazione di una rete di collaborazioni, al fine di riqualificare il Day Hospital oncologico del presidio ospedaliero di Vicomoscano. Il centro, frequentato da circa 3.500 persone ogni anno, è ospitato in un’ala fredda e impersonale, con luci al neon, spazi chiusi, arredi obsoleti. Gli spazi verdi nei cortili interni, la cui fruibilità potrebbe altresì contribuire al benessere complessivo dei pazienti, risultano invece mal conservati e di fatto inaccessibili.

Il progetto messo a punto dal Rotary prevede la ridefinizione degli spazi interni e l’installazione di nuovi arredi, così che il Day Hospital possa diventare uno spazio veramente accogliente e confortevole per malati e famigliari. Arriveranno piccole librerie, effetti cromatici, illuminazione distensiva, poltrone specifiche per le terapie, sedute per i famigliari, persino una fontana d’acqua con effetti calmanti. Una sezione del progetto è dedicata poi alla riqualificazione del cortile, sulla base del concetto di “healing garden”, ovvero di vero e proprio giardino, dotato di piante e fiori e pienamente accessibile: un luogo ricco di verde ed esteticamente piacevole, in grado di favorire l’incontro e il benessere psicologico dei fruitori.

Al giardino saranno inoltre orientati le poltrone e i letti del reparto. Il Gruppo Saviola appoggia in pieno il progetto e, in linea con la propria filosofia aziendale, ha deciso di finanziare lo healing garden. Questa parte del progetto prevede un investimento dal 160mila euro: il Gruppo viadanese se ne accollerà il 50 per cento, mentre il resto della somma arriverà con un contributo a fondo perduto di Fondazione Cariplo. R.N.