I focolai Covid sotto sorveglianza sono 51 nel Mantovano

Il direttore dell’Osservatorio epidemiologico Villa: «Costantemente monitorati, la maggior parte famigliari con 2-3 persone»

MANTOVA. Sono 51 i focolai da coronavirus attualmente sotto sorveglianza in provincia di Mantova. Il numero, piuttosto elevato, non deve però spaventare perché un focolaio per essere definito tale è sufficiente che abbia due o più casi di positività collegati tra loro.

Questi numeri sono contenuti nel report che ogni settimana il direttore dell’Osservatorio epidemilogico dell’Ats Val Padana, Marco Villa, invia al ministero grazie alla collaborazione del dirigente statistico dell’Osservatorio Linda Guardia.

«Questi dati – attacca il dottor Villa – al momento non devono preoccupare, perché pur essendo arrivati a più di cinquanta focolai costantemente monitorati, attualmente abbiamo un trend pressoché stazionario, visto che rispetto alla settimana precedente abbiamo solo un focolaio in più. I due più consistenti sono scolastici, a Monzambano con 8 casi, tutti nella stessa scuola ma in classi diverse, e a Castiglione delle Stiviere con 6 casi. Per il resto si tratta di focolai prevalentemente domestici, vale a dire con due-tre casi registrati nell’ambito della stessa famiglia. La loro distribuzione è abbastanza omogenea in tutto il territorio della provincia di Mantova e al momento non ne abbiamo registrato di lavorativi».

L a QUARANTENa

In virtù anche di questi focolai nella settimana conclusa il 31 ottobre nel territorio mantovano sono 233 le persone in isolamento, il cui periodo di restrizione domiciliare varia a seconda se uno è vaccinato o non vaccinato.

Ma c’è un dato che risalta rispetto agli altri e fa capire dove il virus sta circolando maggiormente: i tre quarti di chi è costretto al periodo di quarantena appartiene alla fascia di età da 0 a 18 anni. Su 233 persone isolate, 168 sono giovani o giovanissimi è non è un caso che questa sia anche la fascia anagrafica meno vaccinata rispetto alle altre.

I NUOVI CASI

Quasi i tre quarti dei casi registrati nell’ultima settimana di ottobre è a carico della popolazione al di sotto dei 51 anni. Ad essere ricoverati sono prevalentemente le persone con più di 50 anni, anche se è osservabile qualche eccezione tra i maschi giovani.

PRIME DOSI IN FRENATA

La somministrazione delle prime dosi è in frenata ormai da alcune settimane, segno che l’obbligatorietà del Green pass per i lavoratori ha spinto le vaccinazioni solo nei primi giorni di entrata in vigore della certificato verde per poter lavorare.

Nell’ultima settimana di ottobre le prime dosi somministrate nel Mantovano erano in media 128 al giorno, contro le 76 nella prima settimana di novembre. In ogni caso al momento la percentuale dei mantovani che hanno ricevuto almeno una dose è pari al 90% della popolazione target da vaccinare, mentre l’80% ha completato l’iter vaccinale con le due dosi.

ANCORA NESSUN DECESSO

I decessi da coronavirus, che risultano in salita in tutta la Lombardia, nel Mantovano sono…