Redditività a livelli critici per la zootecnia: «Partiamo dal latte»

MANTOVA. «Con 57 imprese finanziate per misure di ammodernamento e competitività delle aziende superiore a 47,5 milioni di euro, Mantova da sola ha intercettato quasi il 33% delle risorse messe a bando dalla Regione e sviluppato investimenti per oltre il 35% del totale regionale. Mantova e i suoi imprenditori agricoli sono tra i più attivi di tutta l’Unione europea».

Parte dal dato economico e dalla propensione agli investimenti il presidente di Coldiretti Mantova, Paolo Carra, alla vigilia della Giornata del Ringraziamento, in programma per domenica al Santuario delle Grazie (alle 10.45 la messa con il vescovo, a seguire i saluti delle autorità e del presidente Carra e la benedizione degli agricoltori, dei lavoratori e dei trattori e mezzi agricoli).

Il dato relativo agli investimenti si riferisce alla fase pre-pandemia, ma anche durante il Covid le imprese mantovane hanno partecipato attivamente a tutti i bandi aperti all’interno del Programma di sviluppo rurale, con investimenti per oltre 3 milioni di euro orientati a migliorare la biosicurezza, il contrasto ai cambiamenti climatici e per sostenere la crescita dell’agricoltura biologica e delle pratiche per la biodiversità e l’agricoltura conservativa.

Presidente Carra, l’annata agraria 2020-2021 sta volgendo al termine. Come è andata?

«È stato l’anno della ripartenza, con un lento ritorno alla normalità. Le chiusure dell’horeca, il boom delle vendite della grande distribuzione, il blackout degli agriturismi e dell’ospitalità rurale, le difficoltà legate all’export e alla logistica richiedono pazienza per ritornare a una situazione che, probabilmente, non sarà più come prima. Pensiamo all’e-commerce: ha visto un boom durante il lockdown, ma i dati attuali indicano che il modello di acquisto online non è ritornato indietro».

Quali sono state le maggiori criticità?

«A livello produttivo i cambiamenti climatici hanno inciso enormemente su alcune produzioni. Le gelate della scorsa primavera hanno decimato la produzione di pere, la grandine che ha colpito il territorio provinciale e, in particolare, alcune aree estese del Basso mantovano, hanno compromesso la stagione per molti agricoltori, con danni anche molto pesanti alle strutture».

Sul clima la Conferenza dell’Onu Cop26 spinge sulla forestazione. Mantova, con il distretto delle latifoglie di Canneto, potrebbe avere grandi prospettive.

«Assolutamente. Mi riferivo anche a questo, quando ho sottolineato che il modello agricolo della nostra provincia può essere replicato».

Suinicoltura e latte, due pilastri del sistema agricolo virgiliano, sono in difficoltà. Come si riparte?

«Tutta la zootecnia sta attraversando una fase molto complicata a livello di redditività. A livello di cereali e semi oleosi, in particolare, le previsioni dei prezzi dovrebbero mantenersi elevate, seppure con qualche riassestamento. Se ciò è sicuramente positivo per i produttori di mais, grano e soia, per gli allevatori la situazione si complica, visto che parliamo di listini cresciuti di oltre il 30% in un anno. Noi abbiamo chiesto di rivedere al rialzo il prezzo del latte alla stalla di almeno 3 centesimi al litro. Quanto…