Il Forcello riparte dopo il Covid: nuove iniziative

Il sito etrusco del Forcello, in Comune di Borgo Virgilio, dopo lo stop imposto dal Covid, è pronto a ripartire con eventi e laboratori per gli studenti. Il parco ha aderito alla giornata europea del patrimonio e in mattinata ha ospitato un gruppo di turisti di Archetipo Tour, un viaggio alla scoperta dell’Oltrepò mantovano. Poi il parco è rimasto aperto per visite guidate.

BORGO VIRGILIO. Il sito etrusco del Forcello, in Comune di Borgo Virgilio, dopo lo stop imposto dal Covid, è pronto a ripartire con eventi e laboratori per gli studenti. Il parco ha aderito alla giornata europea del patrimonio e in mattinata ha ospitato un gruppo di turisti di Archetipo Tour, un viaggio alla scoperta dell’Oltrepò mantovano. Poi il parco è rimasto aperto per visite guidate. Sulla Romana, all’entrata del Forcello, è definitivamente pronto il parcheggio per i bus voluto dall’amministrazione comunale. «Speriamo di vederlo presto sfruttato – spiega Chiara Gradella, responsabile servizi educativi -. Siamo pronti per ripartire con i nostri laboratori rispettando le direttive sul distanziamento. Lavoriamo all’aperto, l’ambiente è sicuro. Per quest’anno abbiamo sospeso due laboratori per rispettare le direttive anti Covid, abbiamo mantenuto quelli che non prevedono lavori di gruppo. Ne abbiamo una decina, dalla fusione dei metalli, alla simulazione di scavo, al restauro. E poi focus sulla tessitura, sulla metallurgia, sulla lana e i colori naturali e le abitazioni. Alcune scuole ci hanno contattato, ma ancora non abbiamo prenotazioni effettive. Il trasporto rimane ancora un problema per le scuole».

Quest’anno il pacchetto si arricchisce con un nuovo laboratorio, Pinakes incentrato sulla ceramica attica a figure nere e rosse molto presente al Forcello. Il progetto è dedicato ai bambini delle elementari, in particolare agli studenti della quinta che potranno ricreare un oggetto che richiama la ceramica attica.

Il 17 settembre si è poi conclusa la campagna di scavi dell’Università degli studi di Milano. Sono state studiate in particolare due case, la casa del Sigillo e la casa del Favo. Gli archeologi non hanno messo in luce tutti i livelli più antichi come speravano ma hanno ritrovato alcuni materiali interessanti tra cui una olla, un vaso alto 40 centimetri quasi integro che conteneva cereali o legumi. E poi un fornetto semicircolare del diametro di 60 centimetri utilizzato per la cottura di alimenti o del pane».