Ospedale di Mantova, tornano i concorsi: ecco i nomi dei 7 aspiranti primari per Medicina

Via alla gara a un anno dal pensionamento di Rino Frizzelli. In lizza candidati noti e meno noti, la scelta spetterà al nuovo dg

MANTOVA. È corsa a sette per il primariato della Medicina Generale del Carlo Poma.

A distanza di poco più di un anno dal pensionamento dell’ex primario Rino Frizzelli, rimasto alla guida di reparti ospedalieri per 24 anni, sono sette i candidati che aspirano a prendere le redini di uno dei reparti più importanti dell’ospedale di Mantova.

L’avviso pubblico per il conferimento di un incarico di cinque anni di dirigente medico disciplina di medicina interna – direttore della struttura complessa di Medicina Generale Mantova era stato emesso alla fine del 2020, subito dopo che la Regione aveva autorizzato la copertura dell’incarico.

Ma subito dopo il pensionamento del dottor Frizzelli i vertici del Poma avevano posto alla guida del reparto come facente funzione il dottor Mauro Pagani, attuale direttore del dipartimento Medico dell’azienda socio sanitaria.

A fine agosto con delibera l’ex direttore generale Raffaello Stradoni (da pochi giorni trasferito all’Ats della Montagna a Sondrio) ha ammesso tutti i candidati che si erano presentati al concorso. Si tratta di volti noti e meno noti alla comunità medica mantovana. Ecco chi sono: Tiziana Marcella Attardo, Marco Ghirardini, Cosimo Ludovico, Carmine Matarazzo, Mauro Pagani, Cristian Perbellini e Giulio Zaniboni.

La nomina del primario della Medicina Generale, ovviamente dopo l’espletamento del concorso pubblico, spetterà al nuovo direttore generale Mara Azzi.

Il dottor Frizzelli, residente a Cicognara, era stato nominato primario della Medicina del Carlo Poma nel 2014. In precedenza aveva diretto anche la Riabilitazione cardiorespiratoria e la Medicina di Bozzolo. Per anni ha calcato le corsie di Mantova, Bozzolo e Oglio Po.

Il suo primo incarico, alla fine degli anni Settanta, fu assistente volontario alla clinica pneumologica di Parma. Al momento di andare in pensione, a luglio dello scorso anno, aveva dato il suo contributo nella lotta al Covid coordinando il suo reparto per un centinaio di giorni.