A scuola col green pass: accoglienza all’aperto per i genitori sprovvisti

Oltre il cumulo d’affanni, regole e controlli, a illuminare il primo giorno di scuola sono il sollievo di ritrovarsi in presenza e la speranza, ostinata, di attraversare l’anno occhi negli occhi, senza più il filtro di uno schermo. Lo stress test – come lo definisce la dirigente dell’Istituto Fermi, Marianna Pavesi – è rimandato ai prossimi giorni, quando entrerà a regime il sistema del doppio turno, sintonizzato sul respiro del trasporto scolastico. Ieri è stato il momento della ripresa lenta, poche ore per misurare la tenuta degli obblighi e l’umore delle famiglie. La parola chiave? Green pass.

Green pass

La buona notizia è che la piattaforma del ministero per la verifica automatica dello status vaccinale del personale scolastico funziona: ora basta un click per scorrere l’elenco di docenti e impiegati associato a un determinato istituto, e conoscere la relativa condizione. Verde significa via libera, rosso richiede un controllo. Scongiurato il rischio di dover verificare ogni certificato attraverso il Qr Code, restano alcuni buchi più o meno vistosi, perché i nomi dei prof neoimmessi e dei supplenti non sono stati ancora caricati. Per loro tocca andare di scansione.

Se del personale scolastico già si sapeva, la novità del 13 settembre ha investito il mondo fuori: chiunque metta piede nei corridoi, negli uffici e nelle aule deve esibire il green pass. Genitori compresi. Obbligo comunicato venerdì, col fiatone. Il disagio è soprattutto per i nidi e le materne, dove mamme e papà affidano i figli direttamente alle maestre.

«È un disagio logistico – osserva Francesca Iannetti, dirigente dell’Istituto comprensivo Mantova 3, che abbraccia quattro scuole dell’infanzia – risolvere i problemi è il nostro compito, e una soluzione l’abbiamo trovata. Quale? Fare accoglienza esterna. Finché il tempo regge». È la stessa soluzione adottata da nidi e materne comunali: dove possibile, i bambini vengono accolti nei cortili e nei giardini. Altrimenti si procede al controllo e, in caso di accompagnatori sprovvisti di green pass, i piccoli sono presi in carico dal personale ausiliario.

Al momento il sismografo scolastico non segnalerebbe alcuna protesta o tensione, ma si guarda con un po’ d’ansia alle prossime settimane, quando anche l’inserimento dei più piccoli sarà completato e, inevitabilmente, le code dei genitori in attesa si gonfieranno.

No vax assenti

«Statisticamente abbiamo una percentuale bassa di personale non ancora vaccinato, e oggi (ieri per chi legge, ndr) erano tutti assenti, chi per motivi di salute chi per motivi personali» rivela Iannetti, calcando l’accento sulla coincidenza. Quanto bassa, la percentuale di questi no vax? «Una decina su un organico di centosessantacinque persone».

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