Viadana, in 400 alla discesa sul Po in canoa

La tradizionale manifestazione promossa dall’associazione “Persona Ambiente” per difendere e valorizzare l’ambiente fluviale e golenale

VIADANA. Circa quattrocento persone, solo contando quelle che hanno percorso un tratto di fiume in barca o canoa, hanno partecipato ieri all’undicesima “Discesa del Po”, l’ormai tradizionale manifestazione promossa dall’associazione “Persona Ambiente” per difendere e valorizzare l’ambiente fluviale e golenale. Una quindicina i nuotatori. Tra i partecipanti, anche amministratori pubblici: il sindaco di Viadana Nicola Cavatorta, che ha disceso il Po da Casalmaggiore a bordo di un’imbarcazione a motore; il sindaco di Sorbolo Mezzani Nicola Cesari, che ha accolto i partecipanti all’attracco di Mezzani; e il sindaco di Guastalla Camilla Verona, che ha invece risalito il fiume percorrendone strada alzaia e argine in bicicletta. Per tutti, appuntamento attorno a mezzogiorno all’attracco di Viadana, dove il locale Gruppo Canoe ha curato l’ospitalità. Qui molti si sono trattenuti per un lungo momento conviviale, allietato dalla musica della Ciuma band. A fare da madrina della manifestazione, una delle più note e apprezzate speaker radiofoniche d’Italia: la conduttrice di “Caterpillar” (radio Rai2) Sara Zambotti.

A Viadana era presente inoltre Meuccio Berselli, segretario generale dell’Autorità distrettuale del fiume Po, che ha animato uno stand informativo sul Mab “Po Grande”, riserva della biosfera tutelata dall’Unesco. L’organizzazione ha premiato nell’occasione i Comuni di Guastalla e Stagno Lombardo, quelli più virtuosi quest’anno nell’applicazione delle azioni previste dalla “Carta del Po”, e “L’uomo del Po” 2021 Arcangelo Gengis Pirovano, guida fluviale, ambientalista, già presidente della Federazione italiana canoa turistica. Quest’anno per la prima volta la manifestazione si è svolta su due giorni: sabato la discesa del Po da Isola Pescaroli a Casalmaggiore e la presentazione della nuova guida dedicata al Po Grande. «Due giorni – assicura Damiano Chiarini, anima dell’evento – in cui ci siamo trovati come a casa: una vera e propria comunità di fiume, fatta di persone che sono in relazione col Po e tra loro».