Mantova, scuola al via con posti vuoti: a decine le cattedre vacanti

Sono state una sessantina le rinunce dei docenti a incarichi di supplenza annuale. La Cisl: «Colpa della complessità del modulo d’iscrizione online alle graduatorie»

MANTOVA. A due giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, svaniscono purtroppo le speranze di vedere per una volta tutti i posti in cattedra assegnati. Secondo alcune stime, negli istituti mantovani saranno diverse decine i posti da insegnante ancora vacanti al primo giorno di lezione. Al momento sono circa una sessantina le rinunce all’incarico, anche se oggi gli sforzi dell’ufficio scolastico provinciale (l’ex provveditorato agli studi) potrebbero portare alla nomina degli ultimi supplenti annuali mancanti nelle materne e nelle elementari e sui posti di sostegno. Ma nelle medie e soprattutto nelle superiori occorrerà attendere almeno altre due settimane per avere il quadro completo degli incarichi annuali (le immissioni in ruolo sono già avvenute) e per consentire alle segreterie di attingere alle graduatorie di istituto per coprire le supplenze brevi. Sarà questo, l’ultimo tassello per consentire agli studenti di avere tutti gli insegnanti.

E pensare che il nuovo sistema di arruolamento, basato sulla iscrizione online nel sistema da parte degli insegnanti precari, avrebbe dovuto garantire tempi più rapidi nella formazione delle graduatorie e delle conseguenti assunzioni annuali. Una novità che aveva spinto il ministro alla pubblica istruzione Bianchi a sbilanciarsi in dichiarazioni molto ottimistiche sull’argomento.

In realtà, il sistema ha velocizzato davvero le procedure e va detto che il numero di cattedre vuote all’inizio delle lezioni sarà minore rispetto agli anni passati, quando gli incarichi venivano conferiti in affollate convocazioni nelle sedi dei provveditorati.

«Però non tutto ha funzionato a dovere – dice la segretaria di Cisl scuola a Mantova, Michela Russo – il modulo da compilare per l’iscrizione lasciava grande autonomia a chi lo compilava consentendo un gran numero di combinazioni, fino a 150 preferenze. Ma era anche piuttosto complesso e molti sono incappati in sviste fornendo indicazioni che il sistema ha interpretato in modo diverso dalle intenzioni dei docenti. Chi si è rivolto ai sindacati per compilarlo non ha avuto problemi, visto che il personale è formato per utilizzare il programma in modo corretto. Chi ha fatto da solo, spesso non ha compreso il meccanismo e si è trovato con incarichi svantaggiosi o non corrispondenti a ciò che pensava di aver richiesto».

In effetti in diverse scuolediversi supplenti assegnati non si sono presentati per la presa di servizio entro le 48 ore, come previsto dalla norma. Le rinunce all’incarico risultavano, fino a l’altro ieri, una sessantina. A queste, però, si aggiungeranno quelle relative a matematica, le cui graduatorie sono uscite in ritardo. «Un ritardo che ha provocato danni a diversi docenti – spiega Russo – perché, nell’incertezza, hanno accettato incarichi per altre…