Mantova, la Croce Rossa in piazza Sordello con i suoi mezzi

Domenica 26 settembre per l’intera giornata piazza Sordello diverrà suggestiva esposizione di veicoli e materiali della Polizia di Stato e della Cri

MANTOVA. Una collaborazione che si conferma e si rinnova quella tra Croce Rossa, questura e Comune di Mantova. Domenica 26 settembre per l’intera giornata piazza Sordello diverrà suggestiva esposizione di veicoli e materiali della Polizia di Stato e della Cri. Tra gli altri la Lamborghini adibita a trasporto organi: un bolide per assicurare la massima sollecitudine nei trapianti e ancora il pullman azzurro per l’educazione stradale. Le finalità dell’evento le delinea l’assessore comunale al Welfare Andrea Caprini: «La Croce Rossa è una realtà che non ha bisogno di presentazione, ma deve comunicarsi in modo più visibile. Il suo prezioso lavoro quotidiano resta silenzioso, quasi sottotraccia. Non c’è bisogno di farsene vanto, ma è una testimonianza di presenza che ha bisogno di raccontarsi alla cittadinanza».

E non a caso l’iniziativa è pubblicizzata con lo slogan: «La CRI si mostra – Un’Italia che aiuta». È un reciproco sostegno anche con la questura. Ricorda Matteo Formizzi, presidente del Comitato di Mantova: «Un secondo defibrillatore tra pochi giorni verrà istallato nella caserma di via Solferino grazie al contributo del Lyons Victorinus Feltrensis, mentre noi formeremo all’utilizzo il personale».

Il primo è già operativo in questura, in piazza Sordello. Ma non è finita perché il questore Paolo Sartori, particolarmente sensibile a questo tema, è alla ricerca di fondi per un terzo apparecchio da destinare alle Volanti: «Per interventi di urgenza sanitaria a tutto vantaggio della popolazione».

La chiosa finale è ancora di Formizzi: «La prossima settimana con l’inizio delle scuole nostri volontari distribuiranno manifestini nelle classi delle superiori – conclude la presentazione – per dare visibilità sia all’iniziativa del 26 settembre sia per ricordare chi siamo e quali servizi offriamo. Abbiamo bisogno di giovani leve».