Mantova, la scuola del dopo Dad: si torna in presenza ma sotto l’insegna delle supplenze

La Flc Cgil: «Troppi precari, avremo il solito valzer di docenti». La metà dei prof di sostegno ha solo un contratto annuale

MANTOVA. Dopo un anno e mezzo passato nel caos della didattica a distanza (in particolare per le superiori) e del perenne stato di incertezza sui provvedimenti di chiusura o apertura della aule ai ragazzi, la scuola si prepara a ripartire il 13 settembre in un clima di normalità (o quasi). Le indicazioni perentorie del ministero e del governo sul ritorno alle lezioni in presenza al 100% senza eccezioni vanno in questa direzione. Peccato che la ripartenza della pubblica istruzione debba fare i conti con problemi relativamente nuovi (il doppio turno d’ingresso e il fantasma delle possibili messe in quarantena di intere classi) e altri terribilmente vecchi. E tra questi c’è quello della diffusa precarietà tra gli insegnanti, sia quelli comuni sia quelli di sostegno.

«Purtroppo anche quest’anno avremo nelle scuole mantovane e non solo una consistente presenza di insegnanti precari con contratti di supplenza annuale – spiega il segretario provinciale di Flc Cgil, Pasquale Andreozzi – questa situazione comporta un aggravio di lavoro per gli uffici amministrativi degli istituti e soprattutto una mancata continuità didattica per alunni e studenti, che cambieranno da un anno all’altro uno o più insegnanti. Il problema è, per vari motivi, ancor più significativo per la quota di supplenti tra gli insegnanti di sostegno, dove mantenere la continuità del servizio per alunni e studenti fragili è molto importante».

Già la settimana scorsa erano stati i sindacati regionali della scuola a lanciare l’allarme sulle cattedre vacanti in Lombardia. «Sui 25mila posti da assegnare verranno presumibilmente assunti in ruolo (a tempo indeterminato, ndr) poco più di 11mila insegnanti – sintetizza Andreozzi – nel Mantovano sono state fatte diverse centinaia di assunzioni, anche per il sostegno, ma l’anno scolastica si aprirà ugualmente con una girandola di supplenti».

In questi giorni sono attese le nomine dei supplenti annuali: le domande presentate sono circa 1.900.

Sulla base dei dati forniti dai siti istituzionali del ministero e delle sue articolazioni, Flc Cgil ha raccolto qualche numero che permette di stimare le dimensioni delle cattedre di sostegno affidate a supplenti nel Mantovano: sono più di 90 per le scuole dell’infanzia, 233 per le elementari, 133 per le medie e 114 nelle superiori. Sono circa 570 supplenze sui circa 1.300 posti per il sostegno previsti dagli organici di diritto. In termini percentuali siamo oltre il 43%. Insomma, quasi la metà degli insegnanti che seguiranno studenti e alunni certificati, saranno supplenti annuali: buona parte dei ragazzi a cui sono stati affidati, li vedranno cambiare nell’anno scolastico successivo.

Il fenomeno del valzer delle cattedre non è affatto nuovo. Il fatto che questa cronica instabilità del personale docente negli istituti si ripresenti in un…