si attende l’ok definitivo delle agenzie del farmaco- Corriere.it

Una direzione diventata improvvisamente chiara che serve anche a spegnere le polemiche, a sterilizzare le critiche dei pi diffidenti al vaccino, ad indicare la rotta di governo al rientro dalle ferie estive anche per il prosieguo della campagna di immunizzazione che viaggia spedita verso l’obiettivo dell’80% di vaccinati entro fine settembre. S all’obbligo vaccinale. S alla terza dose, se dovesse essere necessaria. Due affermazioni nette. A proferirle il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in risposta alle domande dei cronisti. Stupisce il timing con cui il premier, rafforzando il concetto, le ripete due volte. Parole che arrivano a 24 ore di distanza dal voto con cui la Lega, azionista importante di governo, aveva bocciato alla Camera il
Certificato verde
inevitabilmente agganciato alla vaccinazione, la via preferenziale (ed auspicabile) con cui ottenerlo. un messaggio-chiave. Palazzo Chigi pronto a giocare anche la carta dell’obbligo di immunizzarsi, al momento usato solo per i sanitari, per portare il Paese fuori dall’emergenza. La dichiarazione viene raccolta dal ministro della Salute Roberto Speranza. un po’ pi abbottonato, ma la sensazione che, al netto delle frizioni interne alla maggioranza, l’esecutivo sta studiando i tempi (e i modi) con cui vincolare tutti alla puntura.

Lo strumento c’ gi

L’obbligo vaccinale — dice Speranza raccogliendo il testimone da Draghi — nel nostro Paese gi disposto da una norma primaria per quanto riguarda il
personale sanitario
, quindi in realt gi applicato ad un pezzo della nostra societ. E’ una possibilit che resta potenzialmente a disposizione delle istituzioni, del governo, del Parlamento. L’ipotesi che possa essere deciso dopo le approvazioni definitive delle agenzie del farmaco, Ema ed Aifa, che al momento hanno dato il via libera all’utilizzo dei preparati in via emergenziale a causa dei tempi ristretti causati dalla crisi sanitaria. Non un caso che l’Fda, l’omologa americana, abbia appena approvato Pfizer archiviando la fase temporanea. il primo segnale che molti governi attendevano. Con gli ok delle authority, basati sui dati di vaccino-vigilanza che si avviano a coprire un campione sufficientemente ampio di popolazione, verrebbero meno anche i rischi di eventuali ricorsi o contenziosi.

Il terzo richiamo

Sulla terza dose, che molti Paesi europei hanno deliberato (seguendo l’esempio di Israele e Stati Uniti) le cautele restano. La direzione, riassunta dal ministro Speranza, al momento una corsia preferenziale entro fine settembre per la copertura dei pi fragili la cui risposta anti-corpale rischia di essere insufficiente a distanza di mesi. Per la verit dai dati di vigilanza dell’Istituto Superiore di Sanit non risulta ancora alcuna riduzione complessiva dell’efficacia dei preparati su chi ora immunizzato. Ma i dati possono mutare di mese in mese. La prossima settimana prevista…