Mantova, il prof entra a scuola senza green pass: l’istituto chiama i carabinieri

Il docente del liceo d’Este ha ignorato lo stop del personale. Primo giorno per i nido. L’assessore: «Nessun problema» 

MANTOVA. Non ha creato grossi problemi (almeno sotto il profilo organizzativo) all’avvio delle attività scolastiche, l’introduzione da ieri del green pass obbligatorio per il personale. Non sono tuttavia mancati alcuni episodi di protesta: qualche insegnante si è presentato a scuola senza certificazione precisando di non volersi nemmeno sottoporre al tampone. Come prevede la norma è scattata per loro la sospensione del servizio: se non si metteranno in regola entro cinque giorni rischiano il licenziamento.

Il caso più clamoroso è accaduto al liceo delle scienze sociali D’Este, dove sono addirittura dovuti intervenire i carabinieri. Il tutto è avvenuto nel cortile interno dell’istituto superiore, uno dei pochi ad aver convocato in presenza il primo collegio docenti del nuovo anno scolastico. La quasi totalità degli insegnanti del liceo ha mostrato il codice del proprio certificato verde all’incaricato. Solo tre ne erano sprovvisti ed è stato quindi negato loro l’accesso all’interno dell’edificio come prevede la normativa. C’è stata un po’ di discussione e uno degli insegnanti no-green pass ha forzato la situazione entrando nell’edificio per partecipare al collegio. A quel punto la scuola ha chiesto l’intervento dei carabinieri.

Anche in altre scuole vengono segnalati casi di personale docente (e non) che si è presentato pur non avendo il green pass. Buona parte dei dipendenti coinvolti ha garantito che si sottoporrà al tampone (è però necessario ripetere il test ogni 48 ore per poter accedere agli ambienti scolastici), ma non mancano insegnanti e bidelli che hanno esplicitamente chiarito di non volersi sottoporre né alla vaccinazione né al test anti Covid. Se non cambieranno idea, l’amministrazione scolastica è tenuta per legge ad applicare una sanzione e dopo pochi giorni procedere con l’avvio della procedura di interruzione del rapporto di lavoro.

Sono episodi che naturalmente spiccano sotto il profilo della cronaca, ma che sono numericamente limitati. Altra situazione è rappresentata da docenti, bidelli e amministrativi che hanno presentato certificazioni mediche che li esentano dalla vaccinazione.

Sarà, come ovvio, soltanto con l’inizio delle lezioni vere e proprie il 13 settembre che si potrà misurare l’impatto reale sull’organizzazione scolastica dell’obbligatorietà del green pass. Nei prossimi giorni dovrebbe essere messa a punto la connessione tra piattaforma della pubblica istruzione e quella della sanità, per evitare il controllo quotidiano dei green pass a tutto il personale. Ci sono però questioni che i presidi vorrebbero fossero chiarite. Ad esempio, gli educatori che vengono nominati dagli enti locali e affiancati agli studenti con necessità particolari, non sono tenuti ad avere il green pass per svolgere il loro compito all’interno delle scuole. Stesso discorso…