Manca lo sfidante di Malatesta a Marcaria: ultima chiamata per tre nomi

Grande attesa per il vertice decisivo di ieri sera del gruppo Marcaria 2016. Simonazzi: colpa della disaffezione alla politica e di un clima pesante in paese

MARCARIA. Ultima chiamata, in zona Cesarini, per la lista che dovrebbe costituire un’alternativa al sindaco Carlo Alberto Malatesta, ricandidato. Ma a poche ore dalla presentazione delle liste (tutto domani e sabato sino a mezzogiorno), aleggia ancora un clima di pesante incertezza. I nomi dei componenti della formazione in realtà ci sarebbero ma, uno dopo l’altro, hanno invece rinunciato possibili candidati sindaci. E senza quello, non si può scendere in campo.

La riunione decisiva, l’ultima di una lunga serie, è stata convocata per ieri sera dai componenti del gruppo Marcaria 2016. Cinque anni fa avevano ottenuto un brillante risultato, perdendo per soli 12 voti di distacco da Obiettivo Marcaria, che aveva tagliato il traguardo dei 1.612 consensi mentre il candidato Stefano Simonazzi si era fermato a 1.600. Questo in un quadro complesso, con altre tre formazioni a dividersi il 13% dei rimanenti voti.

Malatesta, che alla vigilia nel 2016 non era dato favorito, si era invece trovato sindaco. Simonazzi, scottato dalla sconfitta per pochi voti, aveva avviato un confronto amministrativo serrato. Ma a distanza di cinque anni le cose sono molto cambiate.

Al clima di confronto, anche duro, si è sostituito un’accettazione della situazione che, forse, non ha aiutato l’emergere di un candidato per questo turno elettorale.

«La generale disaffezione dalla politica – spiega Simonazzi – ha inciso, anche se questo vale per tutti. Ma chi si trova all’opposizione ha ancora meno occasioni per rinsaldare il proprio operato. In più in paese si è creato un clima pesante, che non aiuta la partecipazione».

Sfidare il sindaco in carica che si ricandida, può pesare, in un paese. Ma il gruppo, che in questi anni ha mantenuto i propri legami, si è presentato nutrito alle assemblee convocate in questi mesi. «La lista, di fatto c’è – conclude Simonazzi – Ma purtroppo i candidati che avevamo individuato non hanno accettato». Fra questi Franco Salardi e Pier Luigi Carra.

Quali sono le possibilità? Sul piatto, ieri sera, sono stati presentati tre nomi. Giovanni Branchini e Paolo Longhini, scelte più legate al Pd, partito che sostiene dall’esterno la civica, e Umberto Mischieri, geometra di Campitello che fa parte sempre del gruppo Marcaria 2016.

Se nessuno accetterà, Malatesta potrebbe correre, salvo clamorose sorprese, da solo. In caso di lista unica, la legge elettorale dice che la elezione sarà valida se parteciperanno al voto almeno il 50%+1 degli aventi diritto. Cinque anni fa, Malatesta portò alle urne il 29% degli elettori. Se correrà da solo, quindi, dovrà richiamare alle urne molti di coloro che votarono per altre liste o non si recarono a com pilare la scheda. Nel caso non si raggiunga il quorum, arriva il commissario governativo per un anno e si torna al voto al primo turno utile del 2022.