Viadanese dell’anno, salta l’edizione 2021: minoranze all’attacco

Il sindaco: «Formula da rivedere e colpa del Covid» Le opposizioni: «Solo un pasticcio dell’amministrazione»

VIADANA. Salta l’edizione 2021 del “Viadanese dell’anno”, l’onorificenza civica che il Comune assegna in occasione della festa patronale (San Nicola da Tolentino, 10 settembre) ai concittadini che per qualche motivo si sono fatti onore e hanno contribuito ad accrescere il senso di comunità. Il sindaco Nicola Cavatorta spiega che a far decidere per l’annullamento sono stati la pandemia e il desiderio di rivedere la formula della manifestazione.

I consiglieri di opposizione Silvio Perteghella (Viadana Democratica) e Alessia Minotti (Viadana Davvero) pensano, però, che il vero motivo sia un’inadempienza dell’amministrazione, e preannunciano la presentazione di un’interrogazione sul tema.

Nei giorni scorsi Cavatorta ha inviato una nota ai componenti della Commissione del “Viadanese dell’anno”: «A seguito del periodo pandemico che stiamo attraversando e della classica modalità con la quale si procede all’individuazione di candidature e conseguenti nomine – ha scritto – è sorta la necessità da parte dell’amministrazione comunale di rivederne la formulazione in una chiave rivisitata». Tradizionalmente le candidature venivano raccolte entro fine luglio e valutate ad agosto; la consegna dell’onorificenza civica avveniva poi nel corso di un incontro pubblico la sera del 10 settembre.

«La missiva del sindaco – intervengono Perteghella e la Minotti – smentisce una determinazione dirigenziale di luglio, con cui gli uffici impegnavano le risorse necessarie per l’acquisto delle medaglie. Da notare che nel 2020, nonostante la situazione fosse molto più drammatica, il riconoscimento era stato assegnato comunque, alle associazioni impegnate nell’emergenza sanitaria, e che Cavatorta non comunica in che senso la manifestazione andrebbe rivisitata».

Secondo gli esponenti della minoranza, la realtà è un’altra: «Nonostante l’amministrazione si sia insediata da ben dieci mesi, non ha ottemperato all’obbligo di surrogare i componenti della commissione che valuta le candidature. Nell’attuale commissione, peraltro decaduta con la fine del mandato precedente, sono ancora presenti consiglieri comunali ormai non più in carica». Perteghella e Minotti chiederanno all’amministrazione di ammettere in consiglio gli errori commessi, e auspicano che la stessa non assegni il riconoscimento «senza valutazioni collegiali, pur di non sfigurare davanti all’opinione pubblica».