Mantova, i sindacati bocciano il doppio turno soft: ci stiamo battendo per una scuola di

Cgil, Cisl, Uil, Snals chiedono di nuovo di partecipare ai tavoli. Anche i genitori tra i circa 60 manifestanti in piazza Sordello 

MANTOVA. «L’anno scolastico sta per iniziare e non ci hanno ancora convocati per comunicarci quale sarebbe questo piano di doppio turno soft che comunque per noi resta negativo oltre che difficile da realizzare». Convinti che sul fronte trasporto scolastico si potesse e dovesse fare di più, i sindacati mantovani della scuola ribadiscono il loro no a qualsiasi forma di doppio turno, anche a quello su cui sta lavorando il tavolo in prefettura per ridurre gli ingressi alle 10 a uno a settimana per classe.

Un no ribadito ieri da piazza Sordello, alla manifestazione indetta da Cgil, Cisl, Uil e Snals, davanti a un pubblico che ci si aspettava più numeroso: tra i 50 e 60 i manifestanti contati dalla questura. «Questa è una battaglia – spiega Pasquale Andreozzi, segretario generale Flc Cgil – non contro o per mantenere degli orari, ma riguarda la qualità della scuola e non capire questo aspetto significa mistificare. Il doppio turno l’anno scorso è stata un’esperienza molto negativa che ha messo sotto stress gli studenti, ha diminuito i livelli di apprendimento, sacrificato la didattica laboratoriale. Una sciagura. Non ci hanno mai convocati per dirci quale sarebbe questo piano soft alternativo che trovo molto difficile da realizzare e che siamo venuti a conoscere dai giornali, e siamo ormai all’inizio dell’anno scolastico con i collegi docenti già impegnati nella fase preparatoria. E noi dentro le scuole siamo quelli che poi interloquiscono con il personale. In una provincia delle dimensioni di questa il problema trasporti non doveva neppure porsi e secondo noi non è stato fatto abbastanza per reperire più mezzi.

Discorso diverso è quello degli spazi, qui Comune e Provincia hanno dato delle risposte che devono comunque essere consolidate». Anche Salvatore Militello della Cisl scuola rimarca che «si potrebbero trovare altre formule, nel senso di ampliare veramente quello che è il trasporto urbano» e ricorda che i sindacati sono tornati a chiedere a livello nazionale « di abbassare i parametri percentuali per classe per evitare le solite classi pollaio». A sottolineare i disagi che a studenti e famiglie un doppio turno anche soft potrebbe causare è Felice La Macchia della Uil scuola: «Noi siamo assolutamente contrari e non si considera che il doppio turno porta poi dispersione scolastica».

A puntare il dito è anche Roberta Marzano, segretario provinciale Snals: «Non sono state attivate tutte le procedure per scongiurare qualsiasi forma di doppio turno». Presenti in piazza anche i segretari generali di Cgil e Cisl, Daniele Soffiati e Dino Perboni, numerosi segretari di altre categorie tra cui quello della Cgil trasporti Garaboldi e genitori con Graziella Bonomi di Scuole aperte Mantova che ribadisce: «Noi siamo partiti dicendo mai più Dad ma anche no a…