Presidio a oltranza per dire no ai due depuratori

Brescia, l’assembleadei promotori propone un flash mob domenica 5

BRESCIA. L’assemblea di ieri in piazza Paolo VI vicino al Presidio permanente “9 Agosto” che si oppone alla decisione di scaricare, con due depuratori, l’acqua depurata dei comuni gardesani nel fiume Chiese, è servita per prendere alcune importanti decisioni. La piazza, che ha visto la partecipazione di attivisti, associazioni e militanti, ha deciso di far proseguire ad oltranza il Presidio a Brescia, davanti alla Prefettura.

«Qui si vince la battaglia, perché qui siamo d’imbarazzo e diamo fastidio – hanno ricordato i promotori – e non dobbiamo temere le ripercussioni, che ci saranno, e neppure l’assuefazione. Ecco perché dobbiamo garantire partecipazione e coprire i turni di tre ore che servono a mantenere attivo, giorno e notte, il presidio». La seconda decisione presa riguarda la manifestazione che si vuole organizzare per sabato 11 settembre per le vie di Brescia. «Anche in questo caso dobbiamo essere in molti far sentire la nostra voce, quella dei territori uniti trentini, bresciani e mantovani».

Per quanto riguarda la terza decisione, una parte è già in essere, e cioè aver scritto al Presidente della Repubblica per chiedere un incontro e, allo stesso tempo, grazie all’interessamento dell’onorevole mantovano Alberto Zolezzi, «la richiesta di essere ricevuti e ascoltati dalla Commissione Ambiente della Camera». Un messaggio forte è arrivato anche da Mirko Savi, attivista mantovano e promotore del Cammino del Chiese. Infine, il 5 settembre ci sarà un grande flash mob su tutta l’asse del Chiese e, contemporaneamente al Presidio, si faranno partire assemblee nei vari territori.