L’allarme dell’Ats: «Troppe irregolarità nei cantieri edili del Mantovano»

Su 20 controlli 14 non erano a norma: sospensione per 5, multati gli altri 9. Presto saranno assunti nuovi tecnici della prevenzione

MANTOVA. Camminamenti sui tetti senza parapetti, cestelli senza protezioni, mancanza delle cinture di sicurezza e di altri dispositivi di protezione: sono alcune delle irregolarità scoperte in quattordici cantieri edili di Gonzaga dal Servizio prevenzione e salute negli ambienti di lavoro dell’Ats Val Padana.

Su venti cantieri visitati negli ultimi dieci giorni, cinque sono stati sospesi da cinque a dieci giorni e altri nove sono stati sanzionati con multe da duemila a quattromila euro. Era già successo nei mesi passati e prima di Ferragosto: anche allora erano volate multe e sospensioni. «Su venti cantieri, quattordici sono risultati non in regola – spiega Alberto Righi, responsabile del servizio – sia per violazioni di tipo burocratico-amministrativo sia per il mancato rispetto delle condizioni di sicurezza. Intensificheremo i controlli, e se le aziende non rispetteranno le regole, i prossimi provvedimenti saranno di sequestro».

In questo periodo, Ats si sta concentrando soprattuto sul Basso Mantovano, dove a causa dei temporali di inizio estate, con grandinate anche molto violente, sono sorti molti cantieri per sistemare abitazioni e corti agricole. Si tratta di piccole aziende artigiane, con pochi lavoratori (da tre a cinque) italiani o di nazionalità rumena, con titolati mantovani o della vicina Emilia.

«Sono andati avanti per un po’ – prosegue Righi – poi si sono fermati per la pausa di Ferragosto e ora sono tornati più aggressivi di prima».

Un rush finale per completare i lavori che, però, potrebbe mettere a rischio l’incolumità dei collaboratori. «Questa situazione ci preoccupa molto. Non vogliamo che succeda qualcosa di grave. Proprio per questo abbiamo coinvolto anche il Comitato paritetico territoriale, con l’obiettivo di dare indicazioni precise sugli interventi e sulle procedure da adottare».

Importante, poi, che anche il committente dei lavori faccia la propria parte: «Ricordo che anche i committenti possono essere sanzionati, perché parte della responsabilità è loro». Il Servizio prevenzione non ha intenzione di mollare la presa. In questa parte della provincia, dove la concentrazione di cantieri in questo momento è maggiore, e in tutte le altre aree del territorio provinciale.

E per farlo, Ats può contare anche su un gruppo di nuove leve: dieci giovani tecnici della prevenzione assunti a tempo indeterminato da un anno, ai quali presto si affiancheranno altri colleghi: in arrivo, a breve, un concorso.