La madre ricorda Jiulian: «Innamorato della vita e con l’animo gentile»

Sconvolti parenti e amici del 21enne morto in un incidente. «Sognava un mondo semplice, tra i suoi cari e l’apicultura»

SUZZARA. «Era un angelo, dove andava portava vita». Queste sono le parole della mamma di Jiulian Fina, 21 anni, una giovane vita spezzata da un incidente la notte tra domenica e lunedì nella zona industriale di Mantova. Jiulian aveva un battito diverso, in mondo dove tutti corrono e se ne fregano lui voleva stare in mezzo alla natura, voleva una vita semplice, a contatto con il verde. Aveva tanti progetti: «Aveva finito l’artistico e poi aveva iniziato l’università – racconta la madre Nadia che, come ogni genitore, quando parla del proprio figlio non vorrebbe mai usare il passato – aveva scelto un indirizzo legato all’arte e alla natura che erano le sue passioni. Era un ragazzo determinato che seguiva il suo cuore».

Il suo sogno non era diventare un manager, uno sportivo o un uomo in carriera. No, lui voleva fare l’apicoltore. Lui che proprio come un’ape aveva spirito di sacrificio e aiutava la natura. «Ovunque andasse portava vita – aggiunge la madre – la sua vita l’ha spesa aiutando gli altri. Era sempre disponibile, aiutava chiunque ne avesse bisogno, era generoso e altruista. Era sempre voglioso di imparare più cose possibili, prestandosi anche per lavoretti saltuari».

Jiulian era un ragazzo con le proprie idee che metteva in pratica anche nel suo stile di vita: non usava alcun prodotto chimico e voleva che anche i suoi cari seguissero il suo esempio. Mangiava solo cose biologiche. Era sempre pronto a schierarsi dalla parte di ciò che credeva essere giusto.

Sul suo profilo Facebook compare la foto di un volantino di una protesta pacifica contro l’inquinamento prodotto dalla zona industriale di Mantova. Inoltre appaiono opere d’arte, canzoni e articoli che parlano della natura dell’uomo e del rispetto per l’ambiente. Era un ragazzo profondo. Questo amore per l’ambiente l’ha portato anche ad avvicinarsi a quelle che sono le discipline curative e di meditazione orientali, che legano il corpo e lo spirito insieme alla natura. In ogni foto Jiulian appare con i suoi dread svolazzanti e sorridente, sempre in compagnia di amici. «Tra i suoi sogni – dice la madre – c’era anche quello di prendere un campo e iniziare a coltivarlo in modo naturale e rispettoso dell’ambiente. Quanti progetti che aveva… Il dolore è straziante. Ora l’unica cosa che vorrei sarebbe poter riabbracciarlo. Vorrei solamente che lui fosse qua con me».