Piace l’energia pulita della Vasarina: al Comune di Mantova assegno semestrale da record

Nella prima metà dell’anno incassati 67.300 euro dalla vendita della luce prodotta: è la cifra più alta dall’entrata in funzione

MANTOVA. La centrale idroelettrica della Vasarina continua a rivelarsi un buon investimento per il Comune di Mantova. Finanziata con 2 milioni di euro e affidata in gestione a Tea Sei, ogni anno fa affluire nelle casse di Via Roma un’ingente somma sulla percentuale di energia elettrica prodotta e poi venduta.

Nei primi sei mesi di quest’anno il Comune ha ricevuto 67.300 euro che rappresenta la somma maggiore incassata in un semestre dal 2015, anno in cui è entrata in funzione. Si tratta del 27% sull’energia prodotta e venduta previsto dalla convenzione con Tea Sei. Da gennaio a giugno scorsi la centrale ha prodotto e venduto 1.149.596 Kilowattore e Tea Sei ha staccato il primo assegno dell’anno di 67.300 euro. Soldi che vanno a finire tra le entrate correnti del Comune e che, quindi, non hanno alcun vincolo di utilizzo.

Già rispetto all’anno scorso l’impianto di Porta Mulina che sfrutta il salto d’acqua di tre metri tra il lago Superiore e quello di Mezzo per produrre energia elettrica sta dando più introiti. Il 2020 è stato un anno di magra a causa dei lavori che Aipo aveva eseguito per la messa in sicurezza dello scaricatore Vasarone. L’impianto idroelettrico, a causa di quel cantiere, era stato costretto a ridurre la sua portata d’acqua. Ad una minore forza motrice per azionare le turbine corrisponde una riduzione della produzione di energia, e quindi, di incassi. E infatti, nel secondo semestre del 2020 Tea Sei aveva riconosciuto al Comune 49.851 euro che si andavano ad aggiungere ai 59.643 euro del semestre precedente.

Nel 2019 l’incasso totale dell’anno fu di 128mila euro, mentre l’anno precedente arrivarono 66.070 euro nel primo semestre e 57.500 nel secondo. Nel 2017 l’assegno che staccò Tea Sei per il Comune fu di 65.290 euro nel primo semestre e di 58.878 nel secondo.

La centrale idroelettrica è stata inaugurata a metà 2015 dopo un anno di lavori e almeno una decina di stop a causa di problemi tecnici e burocratici. Già il primo anno ha dato al Comune un canone di 60mila euro, replicato l’anno successivo. Dal 2017 l’introito per via Roma è cominciato a salire, con l’unico rallentamento nel 2020. L’energia pulita prodotta (2 milioni 217mila Kilowattora) è destinata in parte a coprire il fabbisogno di 800 famiglie (che cosi avranno energia da fonti rinnovabili) e in parte ad essere veduta alla rete nazionale. La turbina funziona in pratica tutto l’anno, 350 giorni all’anno come è riportato sul sito internet di Tea Sei (i giorni in cui l’impianto è fermo sono quelli dedicati alla manutenzione). La centrale della Vasarina è la seconda di proprietà Tea dopo quella del canale Marenghello.