Black Myth: WuKong, l’anteprima del soulslike
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Dopo l’ultimo trailer del gameplay, facciamo il punto sul promettente soulslike sviluppato dal team indipendente Game Science nell’anteprima di Black Myth: WuKong.
Il Viaggio in Occidente, il romanzo classico cinese scritto verso la fine del sedicesimo secolo, ha ispirato una quantità enorme di opere e di autori. Restando solo nell’ambito della cultura anime giapponese, basti pensare a Dragon Ball di Akira Toriyama, a Starzinger di Leiji Matsumoto, a The Monkey di Osamu Tezuka.
Ebbene, Black Myth: WuKong attinge al medesimo immaginario e lo fa probabilmente in maniera ancora più fedele, mostrandoci nelle primissime sequenze del titolo targato Game Science proprio il risveglio del protagonista, Sun WuKong, che da statua prende vita e comincia a muoversi, apparentemente già consapevole di quella che sarà la sua missione.
Seguiteci in questa nostra nuova anteprima del soulslike che arriva dall’oriente.
Gameplay
Manca ancora parecchio all’uscita del gioco, fissata nel 2023 su PC, PS5 e Xbox Series X|S, ma stando al trailer del gameplay di un paio di giorni fa, sembra che lo sviluppo di Black Myth: WuKong proceda speditamente, conferendo al progetto una forma sempre più convincente al netto della sua natura di produzione indipendente.
Non è la prima volta che gli sviluppatori indie cinesi fanno miracoli, sia chiaro: sappiamo bene quanto talento e quanta capacità di impegnarsi (spesso anche più del dovuto) ci siano da quelle parti, ma osservando le sequenze d’azione in cui WuKong si risveglia e comincia a esplorare il mondo, imbattendosi nei primi avversari, sembra proprio che i vari tasselli siano già al proprio posto.
Cominciamo col dire che l’esperienza proposta da Game Science è quella di un action RPG in stile soulslike, sebbene caratterizzato da un’interfaccia minimale che non mostra il valore numerico dei danni inflitti e che, per diversi minuti, non compare affatto sullo schermo, lasciandoci in balia delle pure e semplici sensazioni derivanti dai movimenti che il protagonista e i suoi avversari disegnano sulla neve.
L’Unreal Engine 5, il motore grafico che muove il gioco, ha già dato prova delle sue straordinarie capacità e qui non fa che confermarle, conferendo ad alcuni momenti una resa oltremodo realistica. Solo alcuni brevissimi episodi di stuttering riescono a distoglierci dall’eccellente qualità della messa in scena, che già solo nelle primissime sequenze ci introduce al fascino dello scenario orientale.
L’ambientazione
Un tempio misterioso, pieno di statue che esprimono svariati stati d’animo, e una in particolare che prende vita e comincia a muoversi: è questo l’incipit…
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