Scuola, pioggia di firme contro il doppio turno a Mantova: «Catastrofe didattica»

La petizione online ha già superato le mille adesioni. Il promotore è un prof: «Chi prende decisioni, rifletta»

MANTOVA. Ha superato nel pomeriggio di ieri la quota delle mille firme, la petizione online sul sito change.org contro la conferma del doppio turno d’ingresso nelle scuole superiori di città. Adesioni che non sorprendono, visto i disagi sopportati dagli studenti, dalle famiglie e dalle stesse scuole lo scorso anno scolastico. Iniziare le lezioni alle dieci, significa terminare alle 15 (o alle 16) e, per gli studenti che abitano in comuni distanti o poco serviti dai mezzi pubblici, rientrare a casa tra le 17 e le 18. L’aspettativa di tutti di poter tornare alla normalità dell’orario unico (alle otto) in settembre è stata definitivamente smorzata dal documento con cui il prefetto ha confermato ufficialmente, pochi giorni fa, il doppio orario per l’insufficiente numero di pullman a disposizione.

A organizzare la petizione è stato un insegnante di un istituto superiore di città, il professore Fabio Ciceri. «La petizione – spiega il docente – non nasce dall’ iniziativa di gruppi organizzati di cui non voglio qui disconoscere l’utilità, ma da un mio personale senso di amarezza nei confronti del modo in cui la questione è stata affrontata e non risolta. Il fatto che si siano raggiunte in poco più di due giorni più di mille firme di adesione partendo da un atto non organizzato dovrebbe far riflettere chi prende decisioni su tale argomento di come il sentimento di ingiustizia rispetto alle scelte fatte sia popolare e sentito».

Il testo che accompagna la petizione osserva che è da un anno e mezzo «che si sa che il nodo dei trasporti è cruciale per cercare di affrontare la situazione dovuta alla pandemia. Il limite sui mezzi pubblici è salito all’ 80%, ci sono molte più persone vaccinate e come si pensa di affrontare la situazione per le scuole della città? I famigerati doppi turni. I doppi turni sono una catastrofe per l’apprendimento, poco meglio della Dad».

L’iniziativa è stata rilanciata sui social da singoli utenti ma anche da gruppi che si sono mobilitati nei mesi scorsi contro la didattica a distanza. Sulla pagina di Scuole aperte Mantova, ad esempio, viene riportato il link per aderire alla petizione.