Afghanistan: via gli Usa, si muovono Russia e Cina. “Relazioni amichevoli con i
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Roma, 16 agosto 2021 – Escono di scena gli Usa dall’Afghanistan ed entrano Russia e Cina. L’epilogo fallimentare del ventennale intervento dell’Occidente in Afghanistan, è un’occasione che le due superpotenze vogliono sfruttare da subito. E il giorno dopo la presa di Kabul da parte dei talebani entrambe le diplomazie di Russia e Cina hanno speso parole di apertura verso il nuovo governo degli insorti afghani, fino anche a non escluderne il riconoscimento. Inoltre, nel fuggi fuggi generale da Kabul da parte dei corpi diplomatici di quasi tutti i Paesi occidentali, sia la Russia sia la Cina hanno invece confermato l’apertura e l’attività delle rispettive ambasciate nella capitale afghana. Anche l‘Iran si fa sentire dopo la “sconfitta degli Usa”, mantiene attiva la sua diplomazia in Afghanistan e lavora per rapporti di “buon vicinato”.
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La Russia per prima ha annunciato che non evacuerà la sua ambasciata a Kabul. Fonti diplomatiche hanno fatto sapere all’agenzia stampa Ria-Novosti che “l’evacuazione dell’ambasciata non è in programma” ha detto Zamir Kabulov, inviato speciale di Putin per l’Afghanistan. “Sono in contatto con l’ambasciatore sta lavorando e segue gli sviluppi degli eventi”. Secondo il diplomatico i talebani avrebbero comunque garantito a Mosca la sicurezza della sede diplomatica. Lo stesso ambasciatore ha in programma un incontro con i talebani, hanno fatto sapere dall’ambasciata, e non è escluso che la Russia arrivi a dare il riconoscimento al nuovo governo.
Zamir Kabulov non ha mancato inoltre di commentare la rapida evoluzione della situazione afghana ponendo l’accento sul fallimento americano: “È stato davvero un po’ inaspettato. Credevamo che l’esercito afghano – ha affermato alla stampa russa – avrebbe ancora mostrato resistenza per un po’ di tempo. Sembra invece che siamo stati troppo ottimisti riguardo la qualità delle truppe addestrate dagli americani e dalle forze Nato – ha proseguito – Sono fuggite al primo sparo“.
E durissime sono le considerazioni contro il presidente afghano Ashraf Ghani che ieri ha lasciato il Paese: “Non se n’è andato, è scappato – ha detto Kabulov alla tv russa -. Ed è scappato nel modo più vergognoso. Questa è una persona che ha detto nel suo discorso televisivo al popolo dell’ Afghanistan l’altro ieri che era pronto a dare la sua vita fino alla fine. In realtà, la sua elezione è stata discutibile, il suo governo è stato pessimo e la sua fine è vergognosa. Non ho altre definizioni per questa persona. Merita che il popolo dell’ Afghanistan lo ritenga responsabile”. Rincara la dose il portavoce dell’ambasciata russa a Kabul, Nikita Ishenko: “Il collasso del regime è caratterizzato nel modo più eloquente dal modo in cui Ghani è scappato: quattro automobili erano piene di contante, avevano tentato di metterne parte in un elicottero ma non ci entrava tutto. E parte del denaro è stata lasciata sulla pista d’atterraggio”.
L’ambasciatore russo a…
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