Primo caso 2021 di West Nile Virus nel Mantovano, infettata una donna di 60 anni

È di Borgofranco sul Po ed è asintomatica. La scoperta dopo uno screening sui donatori Avis

MANTOVA. Un paziente con infezione da West Nile Virus è stato registrato in provincia di Mantova. Si tratta del primo caso nel 2021: la “febbre del Nilo” ha colpito una donna sessantenne di Borgofranco sul Po. La paziente non ha sintomi evidenti e le sue condizioni di salute, continuamente monitorate, non destano preoccupazione. Il vettore che trasmette l’infezione non è la zanzara tigre, bensì la nostra zanzara comune notturna (Culex pipiens).

Nonostante la sessantenne mantovana sia praticamente asintomatica, gli organi sanitari sono riusciti ad individuarla in quanto donatrice Avis. Ogni anno, infatti, anche in Lombardia vengono piazzate le trappole sentinella per le zanzare e sia nel Mantovano che nel Cremonese in un pool di insetti catturati e analizzati è stata riscontrata la presenza del virus. A quel punto è subito scattato il protocollo di screening sui soggetti donatori di sangue. E dalle verifiche sulle sacche di sangue si è risaliti alla donna infettata che ora dovrà attendere un certo periodo prima di tornare a donare.

Da giugno 2021, inizio della sorveglianza stagionale, a fine luglio in Liguria era stato segnalato il primo caso umano di infezione da West Nile Virus manifestatosi in forma neuro-invasiva. Il caso era stato confermato nella provincia di La Spezia. E sempre da inizio giugno, secondo quando segnalato dal bollettino del 12 agosto dell’Istituto superiore di sanità, sono stati segnalati in Italia 6 casi confermati di infezione da West Nile Virus. Di questi 4 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (1 in Liguria, 2 in Emilia Romagna e 1 in Friuli Venezia Giulia) e 2 casi identificati in donatori di sangue (entrambi in Emilia-Romagna). La febbre West Nile è provocata da un virus che ha come serbatoi uccelli e zanzare, le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri come febbre, mal di testa, nausea, vomito, sfoghi cutanei. I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette, in genere anziani o soggetti debilitati, e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. In Italia, la sorveglianza epidemiologica dei casi umani di malattia da virus West Nile è regolata dal piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi 2020-2025, e coordinata dall’Iss e dal ministero della Salute. L’anno scorso nel territorio che fa capo all’Ats Val Padana (Mantova e Cremona) sono stati individuati 5 casi di West Nile.