Dimezzate nell’ultimo anno, famiglie mantovane a caccia di badanti
[ad_1]
Per il Covid molte sono tornate al Paese d’origine e non sono rientrate in Italia Cooperative in difficoltà: «Tanta richiesta, poca offerta». E qualcuna ha chiuso
MANTOVA. Dopo l’esplosione della prima ondata, appena hanno potuto, molte sono tornate al loro Paese d’origine per stare vicino ai propri familiari e non sono più rientrate in Italia. È questo uno dei principali motivi per cui al tempo del coronavirus oggi la badante risulta una figura professionale rara da reclutare.
La conferma di una netta contrazione del mercato dell’offerta, nonostante la domanda sia ancora molto alta, arriva dalle cooperative mantovane che forniscono personale qualificato per svolgere il servizio. Si parla addirittura di una riduzione di almeno la metà del numero delle badanti rispetto alla disponibilità sulla piazza mantovana prima dell’avvento del coronavirus. E alcune cooperative sono state costrette a chiudere i battenti, come la “Coop sociale badanti” , nata dieci anni fa.
«Purtroppo la situazione è questa – spiega il dottor Dario Bonatti, responsabile della cooperativa sociale Stella Maris di viale Montello, del gruppo Teleserenità, oggi attiva nel Mantovano – la pandemia ha acuito il problema del reclutamento perché chi è tornato in patria ha avuto grosse difficoltà a rientrare in Italia per la serie di norme di sicurezza sanitaria imposte all’ingresso. In questo momento esiste una grave difficoltà a reperire operatrici sul nostro territorio. Siamo una realtà locale che mensilmente assiste una cinquantina di famiglie residenti nell’hinterland. Forniamo assistenza diurna a ore e anche h24. Per la prima formula non ci sono problemi, per la seconda, quella che prevede l’assistenza come convivente, le figure professionali sono davvero poche. Se consideriamo che in questi mesi anche le badanti si prendono un periodo di ferie e quelle che lo possono fare tornano al loro Paese, ci rendiamo conto che la situazione è pesante, perché la domanda aumenta e l’offerta cala».
Nessun problema sul tema vaccinazioni. «Le badanti non hanno l’obbligo – sottolinea il dottor Bonatti – ma le famiglie la chiedono e noi come cooperativa facciamo opera di sensibilizzazione e assistenza alle nostre operatrici quando vanno a farsi vaccinare, perché la maggior parte non ha la patente. Al momento non abbiamo registrato rifiuti». Anche dalla cooperativa Assistenza Amica di viale Risorgimento
[ad_2]
Read More: Dimezzate nell’ultimo anno, famiglie mantovane a caccia di badanti