Mantova, rientro in classe ancora col doppio turno per le superiori di città

In settembre tutti presenti in aula, ma gli orari di ingresso e uscita saranno differenziati. Il problema è rappresentato ancora dal limite dell’80% di capienza sulla capacità di carico di pullman e mezzi di trasporto pubblico

MANTOVA. Sarà un ritorno in aula con il «tutti presenti», ma con il doppio turno d’ingresso, quello che si prospetta per gli studenti delle superiori del capoluogo. È la conclusione a cui è arrivato il Tavolo sul trasporto scolastico istituito in prefettura. Una soluzione che si sperava di poter scongiurare, ma che era nell’aria. Il problema è sempre nella capienza dei pullman. «Allo stato attuale – si legge nel comunicato della prefettura – stante il perdurante contingentamento della capienza dei mezzi del trasporto pubblico, fissata all’80% della capacità di carico, l’ipotesi di lavoro su cui si muoverà il Tavolo è costituita dall’impostazione di un doppio turno di ingresso e di uscita, con l’auspicio del ripristino del turno unico in relazione allo sviluppo dell’andamento epidemiologico».

Il doppio turno d’ingresso e di uscita aveva provocato lo scorso anno scolastico molti malumori negli studenti pendolari, in particolare tra quelli residenti nei centri più lontani (o meno serviti dalle coincidenze) dalla città. Gli orari di rientro per chi comincia alle dieci del mattino sono poco compatibili con lo studio a casa. Tanto più che l’anno prossimo le ore di lezione torneranno di 60 minuti. Anche dirigenti e insegnanti aveano segnalato i gravi disagi. «Pur prendendo atto delle criticità peculiari connesse a tale modulo manifestate dal sistema scuola, da quello del trasporto pubblico locale e senza trascurare il notevole sacrificio richiesto alle famiglie – precisa infatti la nota – l’attivazione di un doppio turno si conferma la soluzione più adeguata per scongiurare situazioni di rischio dal punto di vista sanitario ed evitare eccessivi assembramenti nelle fasi di salita e discesa dai mezzi. La didattica in presenza al 100% costituirà, per altro verso e fatti salvi esclusivamente i limiti obiettivi di spazio, la modalità ordinaria di fruizione delle lezioni, in conformità agli orientamenti del Governo». Dopo Ferragosto si studieranno le modalità organizzative cercando di tener conto di tutte le esigenze. Il piano verrà condiviso con «la Conferenza provinciale permanente». Durante l’incontro è stato fatto un «primo monitoraggio» degli spazi aggiuntivi da mettere a disposizione delle scuole, individuati da Provincia e Comune. Nc