Mantova, in trecento sorpresi a ballare in riva al Po

Chiuso per cinque giorni il Bagnozerouno. La vendetta: un giovane rompe il finestrino di un’auto dei carabinieri

SAN BENEDETTO PO. Chiuso per cinque giorni il Bagnozerouno di San Benedetto Po. Nel corso di un controllo, effettuato dai carabinieri della compagnia di Mantova nel locale che sorge sulla riva del Po, sono state sorprese a ballare centinaia di persone (le norme ancora lo proibiscono) in un allarmante assembramento e con la quasi totale mancanza di mascherine da parte dei presenti. Nessun rispetto, inoltre, per le distanze fissate dalla legge. I carabinieri hanno identificato e sanzionato per questo motivo trentadue avventori oltre al titolare del locale la cui attività è stata chiusa per cinque giorni. Nel corso dei controlli gli uomini dell’Arma hanno anche rinvenuto nelle tasche di un giovane tre grammi di marijuana e per questo lo hanno segnalato alla prefettura per consumo non terapeutico di stupefacenti. Nel corso del blitz ci sono stati anche attimi di tensione. Uno dei giovani, per vendicarsi della festa interrotta, ha mandato in frantumi con una sassata il finestrino di un’auto dei carabinieri. Indagini sono tuttora in corso per la sua identificazione. Che dovrebbe essere prossima, dal momento che è stato visto mentre scagliava il sasso.

In considerazione della situazione di pericolo per la salute pubblica e di altri riscontri i carabinieri hanno disposto, come accennato, la chiusura del locale per cinque giorni. Questo in attesa di eventuali ulteriori provvedimenti della prefettura di Mantova, a cui sono state segnalate le violazioni. Infine il punto di ritrovo sul Po è stato evacuato tra le proteste di molti presenti.

Il decreto Covid del 6 agosto ha confermato la chiusura delle discoteche. E ribadito l’intenzione di non riaprirle, neanche in zona bianca e nemmeno per chi possiede il green pass. Una decisione, quest’ultima, che ha spento le speranze di operatori e frequentatori di discoteche che speravano in una riapertura con ingresso controllato, limitato alle certificazioni vaccinali o ai controlli con il tampone.

Per tornare alla vicenda di San Benedetto Po, pare che al momento dei controlli nel locale ci fossero più di trecento persone, di cui una parte al chiuso.

Solo una settimana fa i carabinieri di Sermide Felonica avevano sospeso l’attività del Movida, bar a ridosso dell’argine del Po vicino all’abitato di Sermide. I militari avevano calcolato che ci fossero quasi trecento persone, molte delle quali impegnate a ballare senza mascherina, in violazione delle norme anti Covid. Nella circostanza il prefetto aveva evidenziato la necessità di pianificare dei servizi di controllo e monitoraggio sul territorio per assicurare il rispetto delle disposizioni anti-contagio. E questo pur in considerazione dell’allentamento generale delle restrizioni conseguito a un miglioramento del quadro epidemiologico che comunque sta lentamente sfumando. Di fronte alla ressa i carabinieri del nucleo radiomobile di Gonzaga e i colleghi…