Il parlamento stravolge i riscatti Peep. E il Comune perde un incasso milionario

Le tariffe per svincolare gli appartamenti non distinguono tra centro e periferia. Buvoli: un sistema iniquo che va cambiato

MANTOVA. Un emendamento alla legge sul Piano nazionale di ripresa e resilienza e il gioco è fatto. Tutta la costruzione messa in piedi dal Comune di Mantova per gestire la trasformazione del diritto di superficie in piena proprietà cade, trascinando con sé la possibilità di dare un senso democratico all’operazione per togliere i vincoli che gravano da anni su 1.177 appartamenti (il numero definitivo dopo le ultime verifiche).

Si tratta di quegli alloggi realizzati nell’ambito dei Peep (piani di edilizia economico-popolare) susseguitisi in città nel corso degli ultimi 30-40 anni, sia in centro che in periferia e che ora possono essere riscattati. «È stata introdotta una grande iniquità – sbotta il vicesindaco Giovanni Buvoli – Non si distingue il valore di un appartamento in base alla zona dove si trova e si svilisce il patrimonio comunale».

L’ emendamento proposto da Forza Italia ha stabilito la cifra massima che un proprietario dovrà pagare per riscattare il suo alloggio: se misura fino a 125 metri quadrati dovrà pagare al massimo 5mila euro; se va oltre i 125 metri al massimo 10mila euro.

Poi all’interno il Comune può stabilire il prezzo al metro quadrato, «ma senza poter distinguere tra zona e zona – osserva Buvoli – tanto che con il nuovo sistema di pagamento un appartamento a Lunetta della stessa metratura pagherà al massimo 10mila euro come quello in centro. Insomma, un’iniquità che appiattisce tutto: ripeto, svincolare 130 metri a Lunetta e 130 metri in centro costerà lo stesso». Il Comune aveva già predisposto tutto per procedere in base alla vecchia normativa: aveva fatto il regolamento che prevedeva anche sconti e rateizzazioni e stava per fissare le nuove tariffe in base al quartiere in cui si trova l’alloggio da svincolare.

«E invece – dice Buvoli – ci siamo dovuti fermare e applicare quanto prevede la legge statale. Se avessero aderito tutti i 1.177 proprietari, con le vecchie tariffe avremmo incassato 4 milioni, con le nuove non abbiamo fatto i conti ma ci aspettiamo molto, molto meno. Con un notevole danno alle casse del Comune e, quindi, ai cittadini. A questo punto, faremo di tutto a livello di Anci per indurre il governo, durante la discussione della prossima legge di bilancio, a rivedere la normativa».

Tra i proprietari mantovani c’era molta attesa per la nuova regolamentazione introdotta dal Comune e le richieste stavano già arrivando in via Roma; «ma poi ci siamo fermati – dice Buvoli – Non abbiamo fatto pubblicità e ci siamo limitati a rispondere alle richieste che erano già arrivate da tempo».

Come le due di altrettanti proprietari di alloggi a Lunetta che sono riusciti ad eliminare i vecchi vincoli che gravavano sulla vendita o sull’affitto pagando 307 euro in un caso e 174 euro nell’altro, meno rispetto a quelle che erano le tariffe originariamente pensate…