Mantova, dal nulla la casa dei germogli: mini-vegetali ricchi di vitamine

Dalla Patagonia a Marmirolo: decolla l’azienda orticola Verde Gourmet. I titolari: «Qui non c’era niente». Verdure senza chimica e colture idroponiche

MANTOVA. Foglie di pisello dolci come zucchero, micro-vegetali di girasole che ricordano il sapore del carciofo e gli ormai classici germogli di soia. Super food dalle proprietà riconosciute, specialità della casa di Verde Gourmet, azienda orticola nata nelle campagne di Marmirolo la scorsa primavera. Un’impresa tirata su dal nulla, da sette biolche di terra nuda. «Non avevamo niente, c’era la strada per arrivare qui e basta. In febbraio abbiamo cominciato i lavori per preparare il terreno e costruire le tre serre» racconta Mario Andres Grignaffini, italo-argentino di Villa La Angostura, in Italia con la moglie Giulietta e i due figli, Azul e Luca (14 e 18 anni) dal 2019. In pochi mesi gli ortaggi sono cresciuti rigogliosi: insalate, pomodori, melanzane, cetrioli, angurie e meloni. «Tutti prodotti di stagione, coltivati senza chimica» prosegue Mario Andres. Accanto alla produzione in pieno campo, le serre per l’idroponica dove crescono germogli e micro-vegetali, preziosi per concentrazione di vitamine e sali minerali. Per ora ce n’è una dozzina di varietà diverse, alcune sorprendenti come le foglioline di pisello o il micro-vegetale di girasole, «straordinario in pinzimonio». O le foglie di rucola grandi poco più di un chicco di riso, ideali, con il loro gusto pungente, nelle insalate. E quelle di senape, ottime con formaggi e piatti agrodolci.

L’azienda fa vendita diretta, e i clienti sembrano apprezzare le novità: «Prima li guardano perplessi, ma quando li provano rimangono soddisfatti». In Patagonia, del resto, i germogli e le piantine di Mario Andres avevano conquistato i ristoratori. Tutto era cominciato per caso, da una disavventura: laureato in turismo, gestiva un grande albergo, fino a quando il vulcano Puyehue non ha deciso di eruttare dopo cinquant’anni di quiete. «Sembrava di essere su Marte – racconta – tutto è diventato grigio e le attività turistiche si sono fermate per due anni. L’albergo ha chiuso e siamo stati tutti licenziati. Ma mentre fuori pioveva cenere, in casa studiavo le tecniche dell’agricoltura idroponica». È partito piano, Mario Andres, ma è arrivato a rifornire quasi tutti i ristoranti della Patagonia argentina.

«Ho portato i miei micro-vegetali anche all’hotel LLao LLao di Bariloche, e li ha mangiati persino Barack Obama». È stato il terremoto finanziario del Paese a convincerlo a fare i bagagli. «Le cose stavano andando bene, ma una mattina mi sono svegliato e ho letto sui giornali della svalutazione del 50% della moneta. Avevo acquistato una macchina il giorno prima: valeva già la metà. Ho fatto una riunione di famiglia. Volevo che anche i miei figli partecipassero alla decisione. Avrebbero dovuto lasciare scuola e amici, e cambiare lingua. Azul e Luca hanno accettato la sfida». Per decidere da dove ricominciare, si sono…