Un’educatrice lavorava in nero, chiuso un asilo nido di Gazoldo
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Da lunedì l’attività verrà sospesa, multa da 5.600 euro. Durante il controllo i carabinieri si sono anche accorti che il bagno dei disabili veniva usato come magazzino
GAZOLDO. Un’educatrice lavorava in nero: chiuso un asilo nido. Ieri, 4 giugno, i carabinieri di Gazoldo, coadiuvati dal personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro Carabinieri di Mantova e dal personale del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Cremona, hanno controllato una scuola materna e un asilo nido di Gazoldo degli Ippoliti. Tutto ok alla materna dove non è stata riscontrata alcuna irregolarità sia in campo igienico–sanitario sia in relazione alle norme sul lavoro. Situazione diversa per quanto riguarda il nido: durante il controllo i militari, infatti, hanno constatato che il bagno riservato alle persone diversamente abili era stato adibito a magazzino e al suo interno erano stati riposti degli scatoloni. E’ quindi scattata la prescrizione riguardante lo sgombero del bagno per renderlo utilizzabile come tale.
È stata accertata, durante il controllo effettuato invece dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, la presenza di un’educatrice sprovvista di regolare contratto di lavoro. Per tale violazione è stata contestata una sanzione amministrativa di 5.600 euro e disposta la sospensione dell’attività di asilo dalle 12 di lunedì 7 giugno.
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