Tavolate da sei: anche a Mantova i ristoratori tirano fiato

I gestori dei locali: «Quattro è troppo limitante, attendiamo con ansia la zona bianca e la fine del coprifuoco»

MANTOVA. Sei commensali per tavolo al chiuso e nessun limite all’aperto in zona bianca, con il tetto di persone allo stesso tavolo che dovrebbe restare fermo a quattro, sia all’interno che all’esterno in zona gialla. Il punto di contatto trovato tra governo e Regioni sarà ufficializzato in queste ore. Un altro passo in avanti per il mondo della ristorazione, anche se nella nostra provincia servirà ancora qualche giorno per vedere un allentamento delle restrizioni. La Lombardia, infatti, resterà in zona gialla anche la prossima settimana, per poi tagliare, salvo stravolgimenti del quadro epidemiologico, il traguardo della zona bianca il 14 giugno. «Il numero di quattro persone al tavolo è limitante – spiega Giampietro Ferri dell’Osteria da Pietro di Castiglione e presidente provinciale Fipe Confcommercio –. Basti pensare all’impossibilità di organizzare tavolate all’aperto. Un limite che sarà superato con la zona bianca. Una novità positiva, visto che il ristorante è socialità, voglia di stare insieme, divertimento. Credo che, grazie alle vaccinazioni, ci sia maggiore sicurezza e che si possa andare verso la normalità». Fondamentale anche il tema coprifuoco. «Con il termine alle 22 era davvero complicato gestire il servizio – aggiunge Ferri – e tante attività serali non avevano nemmeno riaperto. Già la mezzanotte sarebbe un buon compromesso, ma è chiaro che attendiamo la sua cancellazione con l’arrivo della zona bianca». Sulla stessa lunghezza d’onda Vanni Righi, titolare de Lo Scalcio Grasso e presidente di Fipe Ristoranti Confcommercio. «L’alleggerimento delle restrizioni in arrivo tra una decina di giorni non può che farci contenti – commenta –. Ci sono buoni segnali: le persone vogliono uscire, i turisti non sono mancati nel ponte del 2 giugno. Mi sembra che con la nostra categoria, però, le istituzioni siano state particolarmente fiscali, mentre noto un po’ un liberi tutti a livello di incontri in case private o in altri luoghi. C’è ottimismo comunque». Non disponendo di posti all’aperto, l’Osteria della Fragoletta ha riaperto solo da pochi giorni: «Servirebbe maggiore chiarezza ma i segnali sembrano buoni – le parole del titolare, Giuseppe Maddalena -. Pur di lavorare si segue ogni restrizione, ma non è ancora un ritorno alla normalità. Attendiamo l’eliminazione del coprifuoco».