I residenti protestano per bisce e topi nei giardini: «Il Riale è da ripulire»

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE. Serpenti e topi nei giardini a causa dell’incuria del vaso Riale che, nella parte di parco Desenzani, è ormai ridotto a un rigagnolo con melma, rifiuti ed erbacce. È questa la lamentela di alcuni abitanti di via Zanardelli, una delle strade più antiche del paese, con abitazioni e palazzi che si affacciano su parco Desenzani.

Qui, nella parte sinistra del parco (con alle spalle il Duomo), scorre lo storico corso d’acqua Riale, censito come “fiume”, dato che ai tempi dei Gonzaga serviva anche per allagare, con un sistema di chiuse, alcune zone del paese per spettacoli navali. Da tempo il corso del Riale, che arriva dalle campagne fino a parco Pastore (quello opposto a Desenzani), è stato diviso in due. Proprio a parco Pastore, dove c’è la chiusa, si possono vedere i due corsi che si separano: a destra, passando sotto il terrapieno napoleonico, il corso che prosegue poi a sinistra di parco Desenzani, caratterizzato da ampio alveo; a sinistra, prosegue invece lo storico Riale che, sotterraneo, spunta nel terreno del Nobile Collegio delle Vergini e poi prosegue, all’aperto, a sinistra di parco Desenzani.

Alla chiusa è stato edificato un muretto che serve a calmierare l’acqua dentro al Riale.

«Il problema – raccontano gli abitanti di via Zanardelli – è che quella chiusa è ormai coperta dal fango e fa filtrare poca acqua. Oltre a fermare molti rifiuti e a far ristagnare l’acqua. Così facendo, nel corso del Riale scende poca acqua. Questa crea la melma e, soprattutto, dato che non viene fatta alcuna manutenzione, piante e erba si stanno mangiando il corso di questo fiume. In primis, il muretto andrebbe rimosso».

C’è chi ricorda come, negli anni’70, questo corso fosse ben più largo tanto che, in barca, si poteva raggiungere la campagna di Gozzolina. «Non solo rischiamo di perdere questa risorsa idrica della storia castiglionese, ma di fatto si è creata una palude». Gli abitanti hanno portato a conoscenza della situazione sia l’amministrazione comunale sia l’Indecast. «Tuttavia, c’è stato ricordato che la competenza è del Demanio. Indecast ha pulito il terrapieno, ma per intervenire serve un lavoro fatto dall’ente che gestisce il fiume. Chiediamo che venga ripulito e sistemato».