L’affetto per Leo ha dato i suoi frutti: «Una casa a Porto Mantovano tutta per lui»

Nuove iniziative a sostegno del piccolo colpito dalla Sma. I genitori: «Presto andremo in un’abitazione adatta alle sue esigenze»

PORTO MANTOVANO. Un’ondata di affetto e solidarietà che attraversa la provincia dal 2017. Leonardo Ferri, il bimbo di 5 anni affetto da Sma, l’atrofia muscolare spinale, è da anni nel cuore di chi ha conosciuto la sua storia e ha avuto modo di incontrare i suoi genitori, Michael e Veronica. Tanti gli eventi di beneficenza realizzati, con un nuovo appuntamento fissato per domenica 30 maggio. Dalle 9.30 si terrà in via Virgilio a Bancole un raduno di auto, e non solo, per beneficenza. Ad organizzarlo alcune attività commerciali (Car Wash 1, Niker Fitness, Hobby Auto) con il sostegno di appassionati. Saranno esposte auto di lusso ed epoca, motrici di camion, moto. A seguire pranzo a corte Il Baitone di Soave, con il ricavato che sarà donato alla famiglia Ferri il giorno stesso.

«Abbiamo già 120 prenotati e i posti a pranzo sono terminati – spiega Matteo Carli, organizzatore – Si terrà anche una lotteria benefica e chiunque potrà donare. Un grazie agli sponsor. Speriamo nel bel tempo» .

Un aiuto concreto e prezioso per la famiglia Ferri che da Soave, dove vive al momento in affitto, si trasferirà entro la fine dell’anno in una casa a Porto progettata in base alle esigenze di Leonardo. «Ci siamo confrontati con altri genitori che hanno figli affetti da Sma – spiega la madre, Veronica Pitino – così da valutare tutti gli aspetti per creare un’abitazione perfetta per Leonardo. Nel garage sarà realizzata una palestra dove potrà fare attività con gli operatori. Tutte le stanze saranno al piano terra. La sua camera sarà collegata con la nostra e avrà anche un accesso diretto al giardino. Anche il bagno sarà di grandi dimensioni, con una vasca apposita e un lavandino che si potrà abbassare e inclinare».

Leonardo, che prosegue le cure al Gaslini, riesce a muovere braccia e mani. Per questo nella nuova casa avrà a disposizione un tablet con il quale accendere e spegnere le luci e alzare o abbassare le tapparelle. Costi elevati che la generosità di tanti cittadini sta aiutando a sostenere.

«A settembre Leonardo inizierà la prima elementare. Abbiamo scelto Porto perché i servizi sono ottimi. Nel caso non riuscisse ad andare in aula, Leonardo potrà seguire le lezioni da casa via webcam. In questi mesi i miglioramenti sono stati continui. Il fatto che tutti portino le mascherine, inoltre, lo ha preservato da rischiose infezioni in questi mesi di pandemia».

I farmaci che Leonardo assume aiutano a rallentare la patologia, ma non a fermarla. Unica strada in questo senso è la terapia genica: «Il farmaco alla base della terapia è il più costoso al mondo. Una cifra superiore al milione. Il suo uso è stato approvato, ma un vincolo esclude al momento i bambini come Leo. Speriamo che qualcosa possa cambiare. Ci aiuta l’affetto di tante persone. In molti ci contattano, dimostrando di voler davvero bene a Leo….