Covid in gravidanza: no alla separazione mamma-neonato
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Il rischio di trasmissione della covid tra mamma e nascituro è bassissimo: è quanto emerge da uno studio svedese pubblicato su JAMA e condotto su quasi 90.000 neonati (il 92% di tutti i neonati del Paese) tra marzo 2020 e gennaio 2021. I risultati hanno anche evidenziato un’associazione (ma non una correlazione diretta, né tantomeno un rapporto causa-effetto) tra il contagio della madre e il rischio del bambino di soffrire di problemi respiratori e alcune malattie neonatali. Questo rischio, sottolineano i ricercatori, sarebbe però probabilmente connesso ai parti prematuri, più comuni nelle mamme contagiate.
No alla separazione. Degli oltre 2000 bambini nati da mamme infette, solo 21 (lo 0,9%) sono risultati positivi alla covid durante i primi 28 giorni di vita, e quasi tutti asintomatici. Per questo lo studio consiglia di non separare le neomamme dai propri figli: «Si tratta di una decisione che comporta conseguenze negative per la salute del bambino e della madre», sottolinea Mikael Normal, uno degli autori dello studio, «e per questo bisogna valutare bene se i benefici superano i rischi». Questa ricerca conferma quanto già evidenziato da altri studi minori, come quello condotto dall’Università di Harvard, che sottolineava gli aspetti negativi della separazione madre-figlio, o quelli supportati dalla OMS, che sostenevano come il contatto genitori-figli subito dopo la nascita evitasse sofferenze e morti.
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