Arrestati i ladri di trattori: gang di mariti, mogli e complici. Avevano colpito

Stroncata dalla polizia di Carpi un’organizzazione criminale: tutti collaboravano a pianificare i colpi con sopralluoghi mirati nelle aziende

MOGLIA. Una vera e propria organizzazione criminale, gestita da personaggi residenti tra Novi e Mirandola, che depredava le aziende agricole del Basso Emiliano e Basso Mantovano, per poi trasferire i trattori all’estero con l’aiuto di un gruppo di ricettatori campani.

È ciò che ha scoperto, dopo una lunga indagine, la Polizia del Commissariato di Carpi che venerdì mattina all’alba ha concluso l’operazione con 6 arresti e 15 denunce. Quasi tutte le persone coinvolte hanno relazioni di parentela: tra di loro non c’era solo un semplice accordo tra le parti, ma un vero e proprio pactum societatis, una divisione precisa dei compiti per pianificare e realizzare i colpi in serie. Anche le mogli collaboravano, accompagnando i coniugi durante i sopralluoghi diurni per non destare sospetti e facendo da tramite tra le varie famiglie. Inoltre il sodalizio poteva contare su una fitta e capillare rete di ricettatori, in particolare sulla cooperazione di un gruppo criminale campano, per “piazzare” i trattori all’estero.

L’indagine è partita da alcune denunce sporte da imprenditori locali che avevano subito il furto di trattori agricoli e si è avvalsa di appostamenti e intercettazioni. Tra le aziende agricole derubate anche una di Moglia, quella di Mauro Grossi, in via Cesare Militare, da cui – il 14 ottobre 2019 – era sparito un trattore John Deere 6150 del valore di 55mila euro.

I furti venivano organizzati di sera e di notte, tra le campagne di Modena, Reggio e Mantova, dopo mirati sopralluoghi. La merce rubata, in attesa di essere caricata su autoarticolati per il trasporto in Campania, veniva custodita in casolari in disuso nella stessa zona del furto. Poi interveniva il gruppo campano – alcuni residenti tra Modena e Reggio, altri pendolari – che con autisti compiacenti e mezzi muniti di carrelloni “copri e scopri”, recuperavano la merce rubata, si procuravano i documenti falsi per il trasporto su strada delle macchine agricole e, tramite corrieri, inviavano i contanti per il pagamento.

Alla gang sono stati attribuiti diciotto furti in aziende agricole, dalle quali sono stati rubati venti trattori: diciotto di questi mezzi, per un valore complessivo di oltre un milione di euro, sono già stati recuperati e riconsegnati ai proprietari. La banda deve rispondere anche di tredici furti di attrezzature agricole e materiale edile.