Inseguimento sul tetto Preso e arrestato lo spacciatore di coca

On Mag 14, 2021

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I carabinieri lo hanno rincorso con l’aiuto dei pompieri Due in manette: uno ha 35 anni, l’altro ne ha 26

I carabinieri hanno rintracciato e portato in carcere, con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti, due cittadini nordafricani di 35 e 26 anni già conosciuti agli uffici. Per acciuffare uno dei due, il più giovane, hanno dovuto pure rincorrerlo sul tetto scivoloso di un capannone, con l’aiuto dei vigili del fuoco per la “scalata” fino in cima.

Il provvedimento è frutto dell’attività di indagine avviata a seguito dell’arresto nel maggio 2020 di altre due persone di origine tunisina, domiciliate a Lunetta, anche loro note alle forze dell’ordine, perché sorprese con 98 grammi di cocaina in un unico involucro.

Questi ultimi due erano stati sorpresi a bordo di un taxi dopo aver acquistato la droga, nel comune di Borgo Mantovano, da uno spacciatore che, all’epoca, i carabinieri ancora non conoscevano.

Ma le ulteriori indagini hanno permesso di ricostruire alcuni operazioni di spaccio, tra cui quella di oltre duecento grammi di cocaina in meno di un mese, e quindi di assicurare alla giustizia sia il fornitore all’ingrosso dello stupefacente, proveniente da Mirandola, nonché il mandante di quel viaggio che aveva usato due galoppini per l’approvvigionamento della coca.

Mentre il primo fornitore è stato arrestato lo scorso 27 aprile nella propria abitazione di Mirandola, il 26enne è stato rintracciato ieri mattina all’interno di un casolare, in Strada Fossamana a San Giorgio Bigarello.

L’uomo alla vista dei carabinieri ha cercato di fuggire uscendo dalla finestra che dava sul retro dell’abitazione ma, poiché lo stabile era stato circondato dai militari, si è arrampicato sul tetto di un capannone vicino per cercare di fuggire. Ma sul tetto ci sono saliti anche i carabinieri, che hanno pure chiesto l’aiuto dei vigili del fuoco: così, visto anche che le tegole erano scivolose per la pioggia e non poteva correre molto lontano, l’uomo ha deciso di arrendersi facendosi ammanettare. L’operazione dei carabinieri ha ricevuto il plauso del sindaco: «Sempre presenti e operativi per il bene della città». —