Il Comune reclami quella ex polveriera
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MANTOVA – Vista dall’ingresso della Canottieri Mincio è un rudere pressoché irriconoscibile, tanto la vegetazione spontanea l’ha invasa. Si tratta della polveriera austriaca, bene demaniale che il Comune potrebbe rivendicare e acquisire a sé per farne punto di riferimento al turismo, soprattutto quello su due ruote che corre lungo la linea ciclabile Mantova-Peschiera. Tale è la proposta del capogruppo di Forza Italia Pier Luigi Baschieri, che ha fatto proprie le istanze di alcuni ricercatori (fra cui Fabio Filippini) che guardano a questa testimonianza storica come un bene da preservare.
La raccomandazione di Baschieri alla giunta Palazzi punta sulla storicità del manufatto di costruzione austriaca: nel 1752 le carte d’archivio documentano le disposizioni per la costruzione di un nuovo magazzino a Cittadella. Secondo il progetto del capitano Nicolò Baschiera, per realizzare la polveriera furono acquistate e demolite tre case di proprietà dell’arciprete don Giacomo Bertoli e Francesco Grandisoli. L’opera fu realizzata per accorpare polveri e armi che lo stesso Baschiera documentava disseminate qua e là in case private. Per evitare inconvenienti, si diede avvio a questo fortilizio oltre all’altro magazzino simile di San Nicolò, presso Porto Catena.
Per Baschieri l’idea sarebbe di recuperare il fabbricato e adattarlo a punto di ricezione e informazione per coloro che arrivano a Mantova dalla ciclabile di Peschiera, trovandosi direttamente sulla ciclabile che collega successivamente i percorsi ciclabili europei Eurovelo 7 (Ciclovia del Sole) ed Eurovelo 8 (Cadice-Atene), studiandone la concessione di una parte a privati per ospitalità. «Sia per il magazzino delle polveri della Cittadella che per quello di San Nicolò si potrebbe prospettare un utilizzo per ospitalità, ristorazione e officina bici, in considerazione proprio del fatto che sono a ridosso di una importante tratta ciclabile», commenta Baschieri.
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