Brevetti vaccini anti Covid, Merkel snobba la linea Biden e chiama i capi di

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
BERLINO – Angela Merkel non andata di persona al vertice europeo di Porto, partecipandovi solo virtualmente e suscitando qualche critica. Ma la cancelliera ha parlato ieri al telefono con Ugur Sahin, lo scienziato fondatore di BioNTech e padre dell’omonimo vaccino insieme alla moglie zlem Treci. Tema della conversazione, la proposta di Joseph Biden di sospendere temporaneamente la protezione dei brevetti sui vaccini anti-Covid, per accelerarne una pi equa distribuzione globale.

Un segnale preciso di quali siano le priorit di Merkel, che ha bocciato senz’appello l’idea del presidente americano, facendo dire ai suoi portavoce che la protezione della propriet intellettuale il motore dell’innovazione e tale deve rimanere anche in futuro. In ogni caso, secondo Merkel, il fattore che limita la disponibilit dei vaccini non sono i brevetti, ma la capacit produttiva e gli altissimi standard di qualit richiesti. una posizione in piena sintonia con quella di Sahin e dell’azienda renana.

Ma l’atteggiamento di Angela Merkel non tradisce solo la preoccupazione di proteggere un’azienda tedesca, che ha speso risorse ed energie nella ricerca. Altri fattori pesano infatti sulla scelta della cancelliera. C’ in primo luogo una componente politica interna, che si riflette sulla campagna elettorale gi in corso: Verdi, Linke e ong hanno subito appoggiato la proposta della Casa Bianca. La Germania deve collegarsi agli Usa e lanciare un’iniziativa presso l’Organizzazione mondiale della Sanit, ha detto il co-presidente dei Grnen, Robert Habeck. Con il suo no, Merkel pu profilare la Cdu come il paladino del made in Germany, tanto pi nel campo delle tecnologie avanzate.

Ma ancora pi forte e interessante il fattore strategico. Merkel ha detto sin dall’inizio che l’avvento dell’amministrazione Biden dopo il disastro di Trump, per quanto accolto con sollievo, non avrebbe eliminato differenze di vedute tra l’America e l’Europa. Quello sui brevetti dei vaccini un esempio. Tanto pi che la capriola Usa mette Berlino di fronte a un dilemma: da un lato il governo tedesco stato fra i primi a impegnarsi per una pi equa distribuzione globale dei vaccini, finanziando generosamente l’iniziativa Covax sotto l’egida dell’Onu. Dall’altro, provoca irritazione il fatto che dopo mesi di insistenza sulla campagna di vaccinazione nazionale, inclusi severi divieti di esportazione, gli Usa si vogliono ora profilare come paladini della solidariet internazionale.