La Provincia di Mantova rilancia il Tibre. «Con Draghi si può costruire»

In videoconferenza la ministra Bonetti e il sottosegretario alla Presidenza Tabacci. Istituzioni e categorie stileranno un documento con le priorità infrastrutturali

MANTOVA. La Provincia sfrutta il momento eccezionale di un governo di larghe intese in cui sono dentro tutti per rilanciare sulle grandi infrastrutture nel Mantovano.

È questo, infatti, l’obiettivo del presidente Beniamino Morselli che ha convocato per venerdì 7 maggio  alle 11, in videoconferenza, gli Stati generali di Mantova. «Lo scopo – afferma il numero uno di Palazzo di Bagno – è quello di discutere insieme la redazione di un documento con cui ribadire le priorità infrastrutturali del territorio provinciale al Governo nazionale, per ciò che è di competenza dello Stato, con particolare riferimento a strade e autostrade, idrovia e ferrovia».

Collegati via computer ci saranno, oltre a Morselli, la ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, il sottosegretario alla presidenza del consiglio Bruno Tabacci, i parlamentari e i consiglieri regionali mantovani, i rappresentanti delle categorie economiche, il commissario della Camera di Commercio e i sindaci membri della commissione provinciale infrastrutture.

Ed è proprio il fatto che al governo vi siano due autorevoli mantovani e che tutte le forze politiche del territorio convergano su ciò che manca al territorio, «pur con qualche distinguo da parte dei Cinque Stelle» fanno presente da Palazzo di Bagno, a far propendere per il momento eccezionale da sfruttare al massimo per raggiungere gli obiettivi posti. E così, sul fronte infrastrutturale sono due le grandi opere da centrare: l’autostrada Tirreno-Brennero e il completamento del raddoppio ferroviario da Milano a Codogno.

A queste si aggiungono altre infrastrutture su cui, però, al momento, Palazzo di Bagno preferisce mantenere il riserbo. Il Tibre, dunque, diventa fondamentale per i mantovani per intercettare i flussi di merci e persone provenienti dal futuro traforo del Brennero e diretti verso il porto di La Spezia. È già stato costruito il primo tratto fino a Trecasali per collegarsi alla Cispadana ed è ora che l’intera arteria venga completata.

Anche per non dare alibi alla Regione sull’altra autostrada Mantova-Cremona, di esclusiva competenza regionale: le due autostrade condividerebbero 8 chilometri (da Bozzolo a Marcaria) a carico, però, dello Stato. Senza, l’autostrada regionale sarebbe monca.