Lutto a Suzzara, il Covid si porta via il factotum Livio Coppini
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Per anni ha portato nelle varie trasferte la prima squadra, poi i ragazzi del settore giovanile e nell’ultimo periodo i bimbi della scuola calcio
SUZZARA. Calcio suzzarese in lutto per la scomparsa del factotum, magazziniere e autista Livio Coppini, ennesima vittima del Covid. Aveva 78 anni.
La moglie Lucia e il figlio Mirko sono in quarantena, stretti nel dolore. Livio è stato uno storico personaggio del calcio bianconero. Prima della partita giocata l’8 settembre 2019 tra Suzzara e Marmirolo, l’ex attaccante Massimo Righetti con il ds Carlo Piccinini gli donarono una targa per i suoi 50 anni di collaborazione con il Suzzara. E in questo mezzo secolo di cose ne ha fatte tante. Negli anni d’oro Livio e il fratello Gino, scomparso nel 2011, la domenica, durante le partite casalinghe, gestivano i due bar del campo sportivo. Livio, dopo il lavoro, parcheggiava il suo camion e poi correva allo stadio per iniziare la sua attività di volontario.
Per anni ha portato nelle varie trasferte la prima squadra, poi i ragazzi del settore giovanile e nell’ultimo periodo i bimbi della scuola calcio. Tutti lo ricordano seduto sulla sua poltroncina davanti all’ingresso della sede bianconera. «Mio padre era fatto così – dice il figlio Mirko –. Sembrava avere un carattere burbero ma era il suo modo di fare. Le sue idee le ha sempre espresse con franchezza e decisione. Come padre invece era la persona più dolce al mondo».
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