Dopo il maxi scatto Mantova tira il freno: «Nei prossimi giorni meno vaccinazioni»
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Il direttore generale dell’Asst Stradoni ipotizza un rallentamento: «Per direttive nazionali e regionali le forniture caleranno»
MANTOVA. Lo scatto delle vaccinazioni registrato negli ultimi cinque giorni nelle prossime ore potrebbe lasciare il passo a un rallentamento.
Alla data del 3 maggio complessivamente sono state somministrate 131.753 dosi tra prime e seconde iniezioni. Il 28 aprile Mantova era arrivata a quota 118.210. In cinque giorni sono state erogate 13.543 dosi in più, vale a dire circa 2.700 al giorno considerando i due giorni festivi del primo maggio e della domenica. «In realtà – precisa il direttore generale dell’Asst di Mantova, Raffaello Stradoni – secondo i dati in nostro possesso le somministrazioni sono state un po’ di più e questa è la buona notizia. Quella meno buona è che in ottemperanza alle direttive nazionale e regionali e in base alla disponibilità di vaccini adesso saremo costretti a rallentare. Da quanto ci è stato comunicato, questa settimana arriveranno meno forniture in tutta Italia». E guarda caso proprio ieri nei principali hub della provincia di Mantova sono scomparse le lunghe code che hanno caratterizzato i giorni scorsi.
Ma nella classifica della vaccinazione come si piazza Mantova in Lombardia? Al momento è terzultima, davanti solo a Lodi e Monza-Brianza. La percentuale dei mantovani vaccinati con la prima dose in rapporto alla popolazione target (348.965) è arrivata al 27.08% per quanto riguarda la prima dose e al 10.6% per il richiamo.
In testa c’è sempre Cremona con una percentuale del 34,56%. La provincia limitrofa è avanti nelle somministrazioni perché, pur facendo parte sempre dell’Ats Val Padana come Mantova, è divisa in due Asst (Cremona e Cremona) e quindi ottiene più dosi rispetto a Mantova che ha una sola Asst.
Guardando in casa d’altri e sempre relativamente alla somministrazione delle prime dosi si scopre che al secondo posto si piazza Bergamo (31,24%), mentre al terzo troviamo Lecco (31,16). A seguire: Pavia (30,36%), Brescia (30,04%), Sondrio (29,55%), Como (28,80%), Milano (27,43%), Varese (27,26), Lodi (26.55%) e Monza -Brianza (26,46%).
Nonostante l’annunciato rallentamento delle forniture di vaccini, il responsabile della campagna vaccinale di Regione Lombardia, Guido Bertolaso, manifesta ottimismo: «A maggio contiamo di fare altre tre milioni di somministrazioni e entro giugno riusciremo a garantire una dose a tutti, non so se sarà immunità di gregge, questo lo lascio stabilire a virologi e epidemiologi».
La Lombardia sarebbe quindi pronta ad aumentare ancora le vaccinazioni, ma a quanto pare è costretta a tirare il freno finché il commissario del governo, il generale Francesco Paolo Figliuolo, non rivedrà i valori dei target regionali. «Aspettiamo le forniture, perché è inutile fare nuove prenotazioni e poi non riuscire a rispettarle per mancanza di vaccini – ha precisato il governatore Attilio Fontana, che ieri l’altro ha ricevuto la prima dose di AstraZeneca…
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