Turchia: mandati di cattura per oltre 500 militari – Ultima Ora

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(ANSA) – ISTANBUL, 26 APR – Nuove operazioni di polizia
questa mattina in Turchia contro sospetti infiltrati nelle forze
armate per conto della presunta rete golpista di Fethullah
Gulen, a quasi 5 anni dal fallito colpo di Stato. Le procure di
Istanbul e Smirne hanno emesso 532 mandati di cattura nei
confronti di militari, 459 dei quali tuttora in servizio.
   
Squadre di polizia sono mobilitate per arrestarli in 62 province
turche e a Cipro nord.
   
Intanto si apre nel tribunale del carcere di Sincan, ad
Ankara, il maxi-processo per “terrorismo” contro 108 politici
curdi, che rischiano l’ergastolo per le manifestazioni
dell’ottobre 2014 nel sud-est della Turchia a sostegno di
Kobane, la città curda del nord-est della Siria simbolo della
lotta all’Isis, all’epoca sotto assedio. Le proteste erano state
scatenate dall’impossibilità di inviare soccorsi contro il
gruppo jihadista per la chiusura della frontiera da parte delle
autorità turche. Negli scontri con le forze di sicurezza ci
furono più di 30 vittime, in gran parte dimostranti. Alla sbarra
ci sono molti dirigenti dell’Hdp, tra cui gli ex co-leader
Selahattin Demirtas e Figen Yuksekdag, già detenuti da oltre 4
anni. Lo scorso ottobre altri 17 esponenti del partito erano
stati arrestati per il loro presunto ruolo nelle manifestazioni
violente. Il processo sarà monitorato da diversi rappresentanti
della società civile e di organizzazioni non governative, oltre
che da esponenti dell’opposizione e da una delegazione
internazionale di deputati, avvocati e attivisti. Nelle purghe
seguite al fallito golpe del 2016 in Turchia, l’Hdp ha subito
l’arresto di centinaia di iscritti e la destituzione di decine
di sindaci e parlamentari. La procura generale della Cassazione
di Ankara sta inoltre preparando un dossier per chiederne la
messa al bando. (ANSA).
   

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