Vaccino a chi assiste anziani I ritardi Inps innescano il caos

L’istituto di previdenza non ha ancora passato online molte pratiche di legge 104 L’Ats architetta una soluzione tampone, coinvolgendo anche i medici di famiglia 

mantova

Dal 9 aprile sono iniziate le vaccinazioni per le persone fragili, estremamente vulnerabili o disabili (16mila nell’Ats Valpadana). Una settimana dopo, venerdì 16, si è aperta la possibilità per i soggetti disabili gravi già vaccinati (o non vaccinabili per età) di accedere nuovamente al portale per effettuare la prenotazione anche dei propri familiari conviventi, che forniscono assistenza non saltuaria in forma gratuita o a contratto. Si tratta dei cosiddetti caregiver, cioè le persone che si prendono cura stabilmente dei disabili (familiari o badanti).

La sorpresa è venuta quando, al tentativo di iscrizione, molti familiari hanno scoperto che il proprio congiunto non era censito come disabile. E quindi non era possibile anche per i familiari o l’eventuale badante immunizzarsi attraverso la vaccinazione.

«Il problema è a monte – spiega Maria Cristina Coppi, la “vax manager” (la referente delle vaccinazioni dell’Ats) -. Purtroppo l’Inps ha informatizzato le pratiche relative alle persone disabili, ai sensi della legge 104 e che necessitano dell’accompagnamento, solo a partire dal 2010». L’arretrato delle pratiche ha fatto il resto e così molti anziani disabili sono sì certificati 104, ma non sono automaticamente riconosciuti come tali dal portale delle vaccinazioni lombardo. «In molti casi – continua la dottoressa Coppi – questi anziani sono stati vaccinati per l’età avanzata, non per la condizioni di disabilità. Così quando familiari e badanti hanno provato a chiedere la vaccinazione come caregiver, non hanno trovato negli elenchi il loro congiunto».

Da subito l’Ats, a fronte delle prime segnalazioni, ha attivato una contromisura, contattando tutti i medici di famiglia segnalando la problematica e dando indicazioni affinché gli stessi sanitari provvedessero all’iscrizione del loro paziente. «Due giorni dopo – prosegue la vax manager – anche la Regione, che si è resa conto del problema, ha attivato sul portale lombardo dedicato alle prenotazioni delle vaccinazioni la possibilità di iscrivere i disabili, abilitando la loro situazione attraverso codice fiscale e numero della tessera sanitaria ed ha attivato un numero verde. Anche noi, come Ats, abbiamo attivato un numero verde e l’email fragilita.vaccino@ats-valpadana.it per aiutare a vaccinare i caregiver, massimo tre per disabile, in modo di creare una bolla di protezione ulteriore attorno alle persone fragili». —