Sos di 25 materne private «Lo Stato ora ci sostenga»

Petizione delle scuole dell’infanzia di ispirazione cristiana aderenti alla Fism «Forniamo un servizio pubblico senza fini di lucro: gratuità anche per noi»

Una petizione perché «la parità non sia solo nella legge ma si concretizzi in un sostegno da parte dello Stato». È l’appello delle venticinque scuole paritarie mantovane dell’infanzia di ispirazione cristiana aderenti alla Fism, Federazione italiana scuole materne, che con la loro presidente provinciale Licia Magnani aderiscono alla mobilitazione nazionale “Prima i bambini: gratuità e parità per l’infanzia”.

Il nodo è che «senza il sostegno economico delle parrocchie e delle amministrazioni, comunali, senza il contributo alla gestione da parte delle famiglie e senza il prezioso volontariato che le caratterizza – spiegano – molte avrebbero già chiuso i battenti lasciando interi territori privi di un servizio fondamentale qual è la scuola dell’infanzia» e ora «il trascinarsi della situazione generale, compresa la pandemia con le sue incertezze, non lascia più margini di tempo per aspettare ancora quel riconoscimento atteso invano da anni».

Frequentate da 1.369 bambini e con 120 addetti tra docenti e collaboratori, delle 25 scuole non profit presenti nel Mantovano, venti sono gestite da associazioni di genitori i cui soci prestano servizio volontario, due sono parrocchiali e tre sono gestite da congregazioni. Sono: Scuola materna casa dei bambini di Asola; scuola materna San Pio X di Bondeno (Gonzaga); Casa Maria a Canneto; Maria Immacolata a Carbonara; scuola dell’infanzia Villa Santa Maria, Collegio delle vergini e Sant’Angela Merici a Castiglione; Bettini Morandi a Ceresara; scuola materna Sant’Albino a Commessaggio; associazione scuola materna Rina Provasoli a Gabbiana (Castellucchio); Angeli Custodi a Goito; scuola dell’infanzia Bizzoccoli Sala a Gonzaga; scuola infanzia Gianfranco Farinelli a Governolo (Roncoferraro); Casa dei bambini e scuola dell’infanzia Redentore a Mantova; Teresa Chizzoni a Mariana Mantovana; Rosina Boselli Marconi a San Fermo; scuola dell’infanzia Darra Cantù a Monzambano; associazione scuola materna San Giuseppe a Ostiglia; scuola infanzia San Giuseppe a Poggio Rusco; scuola materna Luigi Braga a Ponteterra (Sabbioneta); Ines Mutti a Marcaria; Rosa Agazzi a Suzzara; San Pietro a Viadana; Maria Ausiliatrice a Villimpenta.

Spiegano ancora dalla Fism che «la legge c’è ma chiede pari doveri dimenticando i pari diritti. Eppure siamo scuole che fanno servizio pubblico, senza fini di lucro, per mezzo milione di bambini in tutta Italia». Da anni chiedono un sostegno allo Stato: «Il permanere delle differenze nel sostegno pubblico tra la scuola statale e quella paritaria gestita dal terzo settore non è più tollerabile. Chiediamo solo che si attui il dettato costituzionale e legislativo, affinché siano definitivamente eliminate le disparità di trattamento economico che le famiglie che usufruiscono delle scuole paritarie devono subire. Garantire a ciascuna famiglia parità di trattamento, nella libera scelta di una scuola dell’infanzia paritaria o statale è obiettivo prioritario di questa mobilitazione». Fanno infine…